Il freddo fa dimagrire? Sì, se sai come funziona il tuo corpo
Il freddo attiva meccanismi metabolici che aiutano a bruciare più calorie, trasformando il disagio dei brividi in un’opportunità per migliorare la salute. Quando le temperature scendono, il corpo inizia a lavorare di più per mantenere la sua temperatura interna, aumentando il consumo energetico.

Grasso bruno e grasso bianco: perché il freddo aiuta a dimagrire
Nel nostro corpo convivono due tipi di grasso: bianco e bruno. Il grasso bianco è quello “di riserva”, che si accumula in eccesso e può portare a sovrappeso e malattie metaboliche. Il grasso bruno, invece, è attivo dal punto di vista metabolico e ha una funzione termogenica: produce calore bruciando calorie.
Studi recenti dimostrano che l’esposizione al freddo stimola il grasso bruno, rendendolo più attivo. In pratica, il corpo trasforma il grasso bianco in grasso bruno attraverso un processo chiamato “imbrunimento”. Questo processo aiuta a consumare più energia anche a riposo.
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Uno studio pubblicato nel 2012 ha confermato che il tessuto adiposo bruno negli adulti è altamente attivo quando esposto a basse temperature. L’attivazione di questo grasso comporta un aumento del metabolismo e un consumo calorico significativo, persino senza esercizio fisico.

Brividi, irisina e crioterapia: come il freddo stimola il metabolismo
Tremare non è solo una reazione al freddo, ma un meccanismo utile a bruciare grassi. Quando i muscoli iniziano a contrarsi per produrre calore, si attiva anche la produzione di irisina, un ormone legato alla combustione del grasso.
Secondo uno studio pubblicato su Cell Metabolism nel 2014, 15 minuti di brividi equivalgono a un’ora di esercizio moderato, dal punto di vista del consumo energetico. Una scoperta che ha rivoluzionato la comprensione dei benefici del freddo sul corpo umano.
Tra le pratiche più utilizzate oggi ci sono:
- Crioterapia: brevi esposizioni a temperature estreme in camere apposite.
- Gilet refrigerati: indumenti che aiutano a simulare l’effetto del freddo sul corpo.
- Escursioni invernali: camminare a basse temperature aumenta naturalmente il consumo calorico.
Uno studio del 2017 ha osservato che chi cammina sulla neve brucia fino al 34% di calorie in più rispetto a chi cammina in ambienti caldi. Tuttavia, il dispendio non è solo dovuto al freddo, ma anche alla difficoltà del terreno.
Conclusione
Esporsi al freddo in modo controllato può essere un valido alleato per il metabolismo. Attivare il grasso bruno e sfruttare la termogenesi naturale è una strategia interessante per migliorare la salute e favorire la perdita di peso.
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