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I 10 “Errori Telefonici” che Fanno Infuriare la Generazione Z

Angela Gemito Nov 6, 2025

Siamo nell’era della comunicazione costante, dove lo smartphone è un’estensione del braccio. Eppure, le regole non scritte del buon comportamento digitale sono più tese che mai, specialmente per la Generazione Z (Gen Z). Per questa fascia demografica, un messaggio non risposto o un video ad alto volume in pubblico non sono semplici sviste, ma vere e proprie offese sociali che possono incrinare relazioni e amicizie. Un recente sondaggio, condotto su 2.000 utenti di smartphone e promosso da Sky Mobile, ha svelato quali sono le abitudini telefoniche che scatenano l’irritazione dei più giovani, offrendo uno sguardo illuminante sul nuovo galateo dell’era mobile.

Generazione Z seduta a un tavolo con gli smartphone

Quando lo Smartphone Diventa un’Arma Sociale

Il rapporto della Gen Z con lo smartphone è intimo e, paradossalmente, pieno di regole implicite. Ciò che per le generazioni precedenti era la normalità, per i giovani adulti di oggi è un atto di maleducazione. Pensiamo alla telefonata: il 50% della Generazione Z considera maleducato chiamare qualcuno senza preavviso. Questo dato è in netto contrasto con i Baby Boomer, dove solo il 4% la pensa allo stesso modo. L’urgenza e l’immediatezza della chiamata, a quanto pare, sono percepite come un’invasione della sfera personale, in un’epoca in cui la comunicazione asincrona, come i messaggi, regala il tempo per ponderare la risposta.

La posta in gioco, inoltre, è sorprendentemente alta. Il 58% degli intervistati della Gen Z ha ammesso di aver preso in seria considerazione l’idea di chiudere una relazione a causa della “cattiva educazione telefonica” del partner. Rispondere in ritardo o in modo scortese può letteralmente costare un legame significativo. Non si tratta di una questione di preferenze, ma di un vero e proprio indicatore di rispetto e attenzione all’interno di una dinamica interpersonale. Come ha sottolineato il presentatore televisivo Pete Wicks, che ha collaborato allo studio: “Siamo onesti, niente mi irrita di più di qualcuno che impiega ore per rispondere […] Le ricerche dimostrano che siamo tutti stanchi delle stesse cattive abitudini, ma la cosa migliore è che sono facili da correggere.”

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I 10 Errori Insopportabili: Il Decalogo Anti-Galateo

I “crimini” telefonici sono numerosi e spaziano dalla riproduzione di contenuti multimediali all’uso eccessivo di determinate parole. Il fastidio per i “ritardi di risposta” è particolarmente sentito; il 29% lamenta che “qualcuno ci metta un’eternità a rispondere”. L’attesa non è ben vista, ma nemmeno l’eccessiva fretta: ricevere un messaggio con un doppio punto interrogativo (“??”) dopo soli due minuti senza aver risposto è un “campanello d’allarme importante” per un altro 21%. La pressione a rispondere subito si scontra con il bisogno di spazio, creando un delicato equilibrio.

Ecco la classifica dei 10 comportamenti più criticati, secondo la Gen Z:

  1. Risposte tardive: L’attesa prolungata è vista come un segno di disinteresse.
  2. Usare la parola “lol” in ogni messaggio: Considerato eccessivo o sarcastico.
  3. Riprodurre video o note vocali ad alto volume in luoghi pubblici: Il 26% dei giovani lo ritiene altamente inappropriato.
  4. Uso eccessivo di emoji o GIF: La comunicazione deve essere più diretta.
  5. Invio messaggio di testo “??” dopo 2 minuti senza risposta: Segnala impazienza e ansia.
  6. Suoni della tastiera abilitati: Un rumore di fondo inutile e fastidioso.
  7. Suonerie o sveglie ad alto volume: Mancanza di considerazione per gli altri.
  8. Rispondere con un’emoji con il pollice in su 👍: Spesso interpretato come sbrigativo o passivo-aggressivo.
  9. Usa la propria immagine nella schermata di blocco: Un gesto percepito come eccessivamente egocentrico.
  10. Inviare più messaggi di una sola parola di seguito: “Spezzettare” una frase in molti messaggi è inefficiente e fastidioso.

Un altro aspetto critico è l’uso delle emoji. Quasi un terzo dei giovani intervistati (il 56% della Gen Z) ammette di giudicare una persona in base alle emoji che utilizza. L’emoji della cacca 💩 ha causato il maggior disagio, seguita dalla scimmia che si copre gli occhi 🙈 e dall’immancabile pollice in su 👍. La scelta dell’icona veicola un significato che va oltre la semplice immagine, diventando un sottile marcatore di stile e personalità digitale.

Nonostante questa severità nei confronti del galateo altrui, la Gen Z non è esente da colpe: il 61% ammette di vergognarsi delle proprie abitudini di messaggistica, commettendo in media almeno due di questi “errori telefonici” al giorno. Sorprendentemente, il 79% confessa di ignorare intenzionalmente i messaggi, un comportamento che alimenta il circolo vizioso delle “risposte tardive” tanto criticate. La disconnessione selettiva sembra essere una tattica di gestione del sovraccarico digitale.


Navigare il Codice: Consigli per l’Etichetta Digitale

Le cattive maniere al telefono, a detta del 54% degli intervistati, stanno diventando sempre più comuni. È essenziale adottare pratiche più consapevoli. Ben Case, amministratore delegato delle comunicazioni di Sky Mobile, ha sottolineato come le nostre abitudini telefoniche rivelino più di quanto pensiamo e possano effettivamente influenzare le nostre relazioni.

Per evitare di finire nella “zona di dipendenza dal telefono” o di irritare chi ci sta intorno, è fondamentale privilegiare la qualità alla quantità nella comunicazione. Se si deve riprodurre un contenuto multimediale in pubblico, usare le cuffie è un gesto di civiltà. Nelle chat, un messaggio completo è sempre meglio di una raffica di monovocali. E soprattutto, se non si può rispondere a una chiamata, un messaggio testuale che ne spieghi brevemente il motivo è sempre un segno di rispetto.

La Generazione Z sta ridefinendo il modo in cui ci connettiamo, ponendo l’accento sul rispetto dello spazio e del tempo altrui, anche in assenza di regole formali. Adattarsi a questo nuovo codice è cruciale per una comunicazione intergenerazionale efficace.


Per Approfondire:

Per una visione più ampia sulle dinamiche comunicative contemporanee, è utile consultare studi sul digital detox e l’ansia da notifica. Si consiglia la lettura di articoli scientifici sull’impatto della comunicazione asincrona sulle relazioni interpersonali, disponibili su piattaforme accademiche (ad esempio: JCMC – Journal of Computer-Mediated Communication).

Domande Frequenti sul Galateo della Gen Z

Perché la Gen Z considera maleducato chiamare senza preavviso? La Gen Z è abituata alla comunicazione asincrona (messaggi), che permette di rispondere quando si ha tempo e lucidità. Una chiamata non annunciata è percepita come un’invasione improvvisa che esige attenzione immediata. Per questa generazione, l’assenza di un messaggio preliminare che chieda “Posso chiamarti?” è vista come una mancanza di rispetto per il tempo e lo spazio personale dell’altro.

Quali sono le emoji da evitare per non offendere la Gen Z? Secondo il sondaggio, l’emoji della cacca (💩) è quella che causa maggiore disagio, seguita da vicino dalla scimmia che si copre gli occhi (🙈) e dal pollice in su (👍). Quest’ultimo, in particolare, viene spesso interpretato come un modo sbrigativo o passivo-aggressivo per chiudere una conversazione, privo di genuino entusiasmo o partecipazione.

È vero che le abitudini telefoniche possono rovinare le relazioni? Sì, per una parte significativa della Gen Z. Il 58% degli intervistati ha valutato di interrompere una relazione a causa di una cattiva etichetta telefonica del partner. Comportamenti come ritardi cronici nelle risposte, l’uso costante del telefono durante gli incontri o la maleducazione digitale in generale sono considerati segnali di disinteresse o immaturità relazionale.

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Angela Gemito

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