Il periodo natalizio accende la corsa agli acquisti, ma dietro le quinte c’è un’economia parallela fatta di link, commissioni e strategie digitali. Gli influencer sono oggi veri e propri venditori digitali, e i loro guadagni, soprattutto grazie all’affiliate marketing, sono spesso sorprendenti.

Dentro l’economia segreta dell’affiliate marketing
Il marketing di affiliazione è diventato la principale fonte di reddito per moltissimi creator digitali. Piattaforme come Amazon, LTK e ShopMy offrono agli influencer una percentuale su ogni vendita generata tramite i loro link.
Ashley Dorough, influencer curvy con una community fedele, racconta: “Linko tutto il giorno, la mia audience mi segue come una famiglia”. Per lei, l’affiliate marketing rappresenta circa l’80% delle entrate mensili, con picchi nel periodo natalizio.
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La commissione media si aggira intorno al 10%, ma può salire fino al 20% in base alla categoria merceologica o alla piattaforma. Anche se un utente non acquista il prodotto suggerito, l’influencer guadagna comunque una percentuale su tutto ciò che finirà nel carrello.
Durante il mese di dicembre, alcuni influencer riescono a guadagnare anche oltre 70.000 dollari solo con i link affiliati. La Creator Society, un’agenzia che gestisce contenuti e pubblicazioni per creator, conferma: “I guadagni aumentano fino al 30% durante le festività”.
Il paradosso della fiducia digitale
Il numero di follower non è più un indicatore diretto dei guadagni. Creator con 100.000 seguaci possono superare in profitto influencer da milioni di follower. Il motivo? Maggiore coinvolgimento e fiducia del pubblico. Chi ha una community più piccola ma più fedele vende di più.

Allo stesso tempo, cresce la consapevolezza degli utenti. Molti consumatori iniziano a percepire i link come forzati o poco autentici. Su Reddit, si diffondono metodi per evitare di contribuire ai guadagni degli influencer, come l’uso di codici sconto alternativi.
Tiffany Ferguson, youtuber critica della cultura digitale, sottolinea: “Gli influencer non testano più i prodotti, si limitano a suggerire ciò che potrebbe piacere”. Il marketing di affiliazione, un tempo basato sulla fiducia, oggi appare sempre più come una strategia di vendita camuffata.
Affari milionari e resistenze etiche
Durante le festività, grandi aziende come Amazon e Walmart aumentano le commissioni per incentivare le vendite tramite link affiliati. I creatori ricevono offerte per migliaia di dollari in cambio di semplici storie sponsorizzate, oltre alle commissioni standard.
Tuttavia, alcuni influencer rifiutano queste collaborazioni, preferendo non legare i loro guadagni alle scelte di consumo dei follower. Altri, invece, adottano tattiche discutibili, come promuovere versioni costose di prodotti trovati a basso costo su altre piattaforme.
Non tutti vogliono giocare secondo le stesse regole. Bekah Martinez, influencer con oltre 850.000 follower, preferisce promuovere uno stile di vita sostenibile e consapevole. Nonostante ciò, una volta ha guadagnato 2.000 dollari con un solo link. La tentazione è forte, ma lei resta fedele ai suoi valori: “Ci sono già abbastanza persone che spingono al consumo. Io voglio essere diversa.”
Conclusione
Il marketing di affiliazione ha trasformato i social in veri e propri supermercati digitali. Gli influencer guadagnano cifre a sei zeri, ma anche il pubblico sta imparando a decodificare queste strategie. La sfida ora è trovare un equilibrio tra autenticità, sostenibilità e redditività.
Per approfondire l’argomento:
- Il business nascosto dei link affiliati – The Guardian
- Come funziona l’affiliate marketing – Shopify
- Guida all’influencer marketing – Forbes
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!




