Quando arriva la bella stagione, anche se è da poco terminata purtroppo, porta con sé la voglia di leggerezza, e per molti, questo include guidare con le ciabatte o le infradito dopo una giornata al mare o in piscina. Ma siamo davvero liberi di farlo senza conseguenze? La risposta, che può sorprendere molti, è: sì, in linea di massima, ma con rischi legali e di sicurezza non indifferenti.
Per anni si è diffusa l’idea che il Codice della Strada italiano vietasse esplicitamente l’uso di calzature aperte, ma non è più così da decenni. Il vero punto critico si sposta dalla calzatura in sé alla capacità del conducente di mantenere il pieno controllo del veicolo. È qui che il buon senso e la normativa generale si incontrano, creando un confine sottile tra legalità e imprudenza.

Cosa Dice Realmente il Codice della Strada
Dopo la modifica del 1993, il Codice della Strada (D. Lgs. 285/1992) non contiene più un divieto specifico che sanzioni l’atto di guidare con ciabatte, infradito, zoccoli o persino a piedi nudi. Un tempo, l’articolo 150 del vecchio T.U. vietava l’uso di “calzature che non consentano la costante e sicura tenuta del piede sul pedale”, ma questa norma è stata abrogata.
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Oggi, l’attenzione si concentra su due articoli chiave che disciplinano la condotta generale alla guida:
- Articolo 140 (Principio informatore della circolazione): Impegna gli utenti della strada a comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione.
- Articolo 141, comma 2 (Velocità): Stabilisce che il conducente deve “essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo”.
È su quest’ultima dicitura che si basa l’eventuale sanzione. Un agente di polizia stradale non ti multerebbe semplicemente perché indossi le ciabatte, ma perché valuta che, a causa di quelle calzature, non hai la completa padronanza del mezzo. Se le infradito scivolano o si incastrano, o se ritardano la tua reazione sui pedali, la multa è per guida pericolosa o mancato controllo del veicolo, non per il tipo di calzatura.
In questi casi, la sanzione può variare da circa 87 euro a 344 euro (secondo gli aggiornamenti periodici delle cifre), e può comportare la decurtazione di punti dalla patente, seppur non specificato direttamente per la calzatura, ma per la violazione dell’Art. 141.
Il Vero Pericolo: la Rivalità Assicurativa in Caso di Incidente
La sanzione amministrativa è solo una parte del problema. Il vero nodo da sciogliere, e il motivo principale per cui guidare con le ciabatte è fortemente sconsigliato, riguarda le conseguenze in caso di sinistro stradale.
Le calzature inadeguate, come le infradito o le ciabatte, possono:
- Sfilarsi e finire sotto il pedale del freno o dell’acceleratore.
- Ridurre la sensibilità del piede, cruciale per dosare la frenata.
- Ritardare la reazione in una situazione di emergenza. Un paio di millisecondi in più nel tempo di reazione possono fare la differenza tra un tamponamento evitato e un incidente grave.
Se si verifica un incidente e viene accertato che le calzature hanno influito sulla dinamica (ad esempio, allungando lo spazio di frenata o impedendo un cambio di marcia tempestivo), la situazione si complica enormemente sul fronte assicurativo.
Le compagnie di assicurazione potrebbero contestare il risarcimento dei danni, appellandosi alla cosiddetta “rivalsa”. L’assicurazione, pur pagando il danno al terzo, potrebbe richiedere al proprio assicurato di restituire una parte o l’intera somma risarcita, sostenendo che l’incidente è avvenuto per negligenza o imprudenza, come previsto dal contratto di polizza in caso di grave violazione delle norme sulla sicurezza.
Il Precedente della Cassazione
Un precedente giurisprudenziale significativo, risalente a una sentenza della Corte di Cassazione (sebbene datata, la sentenza n. 6401 del 24 maggio 1978 è spesso citata come principio), stabiliva già allora che lo slittamento del piede dal pedale del freno, dovuto a una calzatura non idonea, non costituisce caso fortuito, ma è espressione di imperizia del conducente. Questo principio, benché applicato sotto una normativa differente, rafforza l’idea che il conducente abbia la responsabilità ultima di scegliere l’abbigliamento che non ostacoli la guida.
Consigli Pratici per Guidare in Sicurezza 💡
Visto che la sicurezza stradale ha la priorità assoluta, l’ideale è adottare misure preventive semplicissime per evitare qualsiasi rischio:
- Tieni in Auto un Paio di Scarpe di Ricambio: La soluzione più efficace è tenere nel bagagliaio o sotto il sedile del passeggero un paio di scarpe chiuse, comode e dalla suola sottile, ideali per la guida, come delle semplici sneakers. Appena sali in auto, sostituisci le ciabatte.
- Prediligi Sandali Allacciati: Se proprio non puoi fare a meno di una calzatura estiva aperta, scegli sandali che siano ben fissati alla caviglia e al tallone, riducendo al minimo il rischio che si sfilino o scivolino. La stabilità è fondamentale.
- Piedi Scalzi: Attenzione al Calore: Guidare a piedi nudi è legalmente permesso, ma in piena estate la plastica e il metallo dei pedali possono diventare roventi, rendendo l’esperienza dolorosa e, di conseguenza, distraente.
In definitiva, sebbene la legge non vieti espressamente di guidare con le ciabatte o infradito, lo stesso Codice della Strada e le implicazioni assicurative ti invitano caldamente ad evitare questa pratica per la tua incolumità e il tuo portafoglio. Non è una questione di divieto, ma di responsabilità e prudenza.
FAQ – Domande Frequenti
Guidare scalzi è permesso in Italia?
Sì, guidare a piedi nudi non è esplicitamente vietato dal Codice della Strada. Tuttavia, come per le ciabatte, se le forze dell’ordine ritengono che guidare scalzi comprometta il tuo controllo sui pedali (ad esempio, per un pedale bagnato o troppo caldo), possono sanzionarti per mancata padronanza del veicolo (Art. 141 C.d.S.).
Qual è la sanzione che rischio guidando in ciabatte?
Non esiste una multa specifica per la calzatura. La sanzione che si rischia (Art. 141 C.d.S.) è per non aver mantenuto il controllo del veicolo o per guida pericolosa, se le ciabatte sono considerate la causa. La multa può variare e, a discrezione dell’agente, potrebbe esserci anche una decurtazione di punti dalla patente.
L’assicurazione può rifiutarsi di pagare un danno se guidavo con le infradito?
L’assicurazione potrebbe appellarsi al diritto di rivalsa se riesce a dimostrare che l’uso delle infradito o ciabatte è stato un fattore determinante e di grave negligenza nella dinamica dell’incidente, compromettendo la capacità di manovra o frenata. Questo rende la guida con calzature inadatte un rischio finanziario non trascurabile.
Esistono calzature estive che posso usare in sicurezza?
Sì. Si consiglia l’uso di sandali chiusi o con cinturino posteriore che assicurino il piede e non possano sfilarsi inaspettatamente. In generale, qualsiasi calzatura che offra buona aderenza al pedale e che sia ben salda al piede (come le scarpe da ginnastica leggere) è l’opzione più sicura e raccomandata.
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