Il Natale cristiano discende da una festa pagana

VEB

Tra meno di un mese festeggeremo il Santo Natale, festività che nella tradizione cristiana celebra la nascita di Gesù Bambino, figlio di Dio mandato sulla Terra per salvare gli uomini dal peccato e dargli la prospettiva della salvezza eterna.

Come universalmente risaputo, Natale si celebra il 25 dicembre, ma in realtà questa ricorrenza, cristiana per eccellenza, ha origini molto più lontane, origini pagane che nulla hanno a che vedere con la fede.

Secondo molti studiosi la data del Natale venne fissata nel 440 d.C. al 25 dicembre per sostituire la festa del Natalis Solis Invicti con la celebrazione della nascita di Cristo, indicato nel Libro di Malachia come nuovo “sole di Giustizia” (cfr. Malachia III,20).
Secondo tale ipotesi, il Natale costituirebbe dunque il più eclatante caso di cristianizzazione della preesistente festa pagana.

È molto probabile che le prime celebrazioni del Natale furono in reazione ai ‘Saturnali Romani’, una festa del raccolto che segnava il solstizio dell’inverno – il ritorno del sole – e onorava Saturno, il dio dell’agricoltura. Dal 529 d.C., dopo che il Cristianesimo diventò la religione ufficiale di stato dell’impero Romano, l’imperatore Giustiniano fece del Natale una festa civile.

A testimonianza di quanto appena detto, possiamo citare il fatto che nel Natale si mescolano simboli e usanze di incerta origine, le cui radici si perdono nei secoli passati.

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