Chris Columbus, storico regista di film cult come Mamma, ho perso l’aereo e il suo sequel ambientato a New York, ha definito il cameo di Donald Trump in Mamma, ho perso l’aereo 2: Mi sono smarrito a New York come una vera e propria “maledizione”. In una recente intervista al San Francisco Chronicle, Columbus ha espresso il desiderio di poter tagliare quella breve scena che, a distanza di oltre 30 anni, continua a tormentarlo.

“È diventata un peso per me. Vorrei solo che se ne andasse”, ha confessato.
“Se lo tagliassi, probabilmente verrei espulso dagli Stati Uniti. Dovrei tornare in Italia.”
Il cameo che non doveva esserci
Il cameo di Trump, della durata di appena sette secondi, mostra Kevin McCallister (interpretato da Macaulay Culkin) chiedere indicazioni nella hall del Plaza Hotel, a cui Trump risponde con un semplice: “In fondo al corridoio, a sinistra.” Una scena breve ma diventata iconica — e controversa — col passare del tempo.
Secondo quanto dichiarato da Columbus, Trump accettò di concedere il permesso di girare nel Plaza Hotel solo a patto di comparire nel film. Il regista ha rivelato di aver inizialmente pensato di tagliare la scena, ma durante le prime proiezioni di prova il pubblico esultò alla comparsa di Trump, spingendolo a mantenerla nel montaggio finale.
“È stato un momento di entusiasmo collettivo. Così dissi al montatore: ‘Lasciamolo. È un momento per il pubblico.’”
Uno scambio polemico a distanza
Trump, che in passato ha più volte rivendicato con orgoglio la sua apparizione nel film, nel 2023 ha reagito con fastidio alle parole di Columbus. Ha dichiarato di essere stato “implorato” di partecipare, aggiungendo che quel cameo ha “contribuito al successo del film”.
La replica del regista non si è fatta attendere:
“Non ho mai implorato nessuno, tanto meno un non-attore. Ma volevamo disperatamente girare al Plaza.”
Un successo che resiste al tempo… e alle polemiche
Mamma, ho perso l’aereo 2: Mi sono smarrito a New York, uscito nel 1992, è il seguito diretto dell’amato classico del 1990. Il film segue le disavventure di Kevin McCallister nella Grande Mela, dove si ritrova da solo mentre la sua famiglia è in vacanza in Florida, e deve affrontare nuovamente i Wet Bandits, evasi di prigione.
Nonostante il tempo passato e le controversie, il film continua a essere un must del periodo natalizio, ma oggi anche il suo regista si interroga sul peso culturale di certe scelte.