Il tiro con l’arco: tradizione e modernità

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Il tiro con l’arco è uno sport che racchiude in sé un sapore antico e affascinante. Peccato che molti non sappiano realmente come funziona questa disciplina sportiva se non che coinvolge, appunto, un arco e una freccia.

Il tiro con l’arco è una disciplina di precisione, pazienza, concentrazione, caratterizzato inoltre da un’eleganza unica: il gesto armonico, lo schiocco della freccia e il sibilo fino al centro del bersaglio. Vediamo insieme qualcosa che non molti sanno su questo particolare sport.

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Il tiro con l’arco alle Olimpiadi

Gli sport di precisione hanno da sempre un posto assicurato nei Giochi Olimpici. Il tiro con l’arco, nonostante le sue origini antiche, è stato introdotto nelle Olimpiadi “solo” dal 1900 e, prima di questa data, le massime competizioni tra arcieri erano i campionati internazionali.

Buffo anche il fatto che questo sport fu rimosso, negli anni ’20, per un mancato accordo tra le diverse federazioni nazionali. Il tiro con l’arco rimase fuori dalle Olimpiadi fino al 1972 quando, grazie alla standardizzazione delle regole promossa dalla International Archery Federation, fu riammesso.

Oggi il tiro con l’arco rimane uno sport di nicchia, ma ha il suo seguito di appassionati. Basti pensare che anche un bookmaker importante come NetBet lo ha inserito nel proprio palinsesto di scommesse sportive.

Antico, ma non pericoloso

Le origini di questo sport risalgono ai combattimenti, gli arcieri erano una componente importante degli eserciti, e si potrebbe supporre che sia pericoloso e con frequenti infortuni. Tuttavia, le statistiche descrivono meglio la situazione e basta un’analisi dei dati per porre il tiro con l’arco tra gli sport più sicuri del mondo.

Attualmente si conta un infortunio ogni 2.000 partecipanti mentre altri sport considerati innocui hanno un numero di incidenti decisamente maggiori. Per esempio, sport poco associati al pericolo, come il bowling o il ping-pong, vedono ogni anno un numero di infortuni tra i partecipanti nettamente maggiori che tra gli arcieri.

Il mitico Robin Hood

Scopo della disciplina è fare centro: quando due o più arcieri utilizzano lo stesso bersaglio si crea quella sorta di affollamento di frecce tutte verso il centro. Il vero obiettivo finale, il centro del centro, ha una dimensione poco più grande di una puntina da disegno e difatti, colpire con una freccia un’altra che a sua volta ha colpito il centro è un’impresa ancora oggi impressionante.

Se, nell’ambito di una competizione, un arciere va a inserire la propria freccia su quella di un avversario, quasi a dividerla, viene chiamato Robin Hood. Un tiro difficilissimo da compiere ma che è avvenuto in alcune occasioni, peccato che entrambe le frecce si danneggino seriamente.

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Uno sport ricco di personalità

Grazie alle sue origini antiche e ai differenti modi con cui le popolazioni scagliavano le frecce, oggi il tiro con l’arco moderno è uno sport ricco di stili e sfumature diverse, complice anche il progresso delle attrezzature con archi in materiali robusti che si flettono senza rompersi e frecce leggere ma resistenti. Questa disciplina oggi ha il suo posto assicurato nelle competizioni più prestigiose e continuerà a essere ammirata per la sua precisione e personalità.

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