In caso di guerra nucleare, fermare la rotazione della Terra

VEB

Nel periodo di tensione estrema tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica durante la Guerra Fredda, quando il rischio di una guerra nucleare era palpabile, l’aeronautica americana presentò una proposta sorprendente ma terrificante: fermare la rotazione della Terra.

In caso di guerra nucleare fermare la rotazione della Terra
In caso di guerra nucleare fermare la rotazione della Terra (Foto@Pixabay)

Questa strategia, nonostante la sua follia, fu presa seriamente in considerazione dal governo statunitense, e i dettagli di questa proposta sconcertante sono stati condivisi da Daniel Ellsberg, un analista strategico presso la RAND Corporation e autore di “Doomsday Machine: Confessions of a Nuclear War Planner“.

L’essenza di questa audace strategia consisteva nell’utilizzare potenti propulsori Atlas per modificare istantaneamente la rotazione terrestre nel caso in cui i radar del sistema di allerta precoce rilevassero l’arrivo di testate missilistiche dirette verso importanti installazioni militari americane. Si presumeva che i missili sovietici, essendo in una traiettoria inerziale, avrebbero sorvolato o mancato questi obiettivi, permettendo così alle forze terrestri statunitensi di sopravvivere e contrattaccare in futuro.

Tuttavia, un’analisi più approfondita di questa proposta svela conseguenze catastrofiche per il nostro pianeta. Per realizzare tale strategia, sarebbe stata necessaria una quantità enorme di carburante, superiore di 500 volte alla massa dell’atmosfera terrestre. Di conseguenza, l’accensione di così tanti motori avrebbe rilasciato nell’atmosfera una quantità enorme di gas caldi, che si sarebbero dispersi in tutto il pianeta. Anche se alcuni obiettivi cruciali potessero sopravvivere a un attacco nucleare, sarebbero comunque coperti dai prodotti della combustione diffusi in tutto il mondo.

Immaginiamo un momento questo scenario terribile: la Terra si ferma improvvisamente nella sua rotazione. La vita sul pianeta cesserebbe istantaneamente, e le conseguenze per l’umanità sarebbero irreversibili. L’acqua, le pietre e gli altri oggetti in superficie continuerebbero a muoversi verso est a una velocità di 1610 chilometri all’ora, dilaniando la superficie terrestre e causando la proiezione di enormi frammenti di Terra e rocce nell’atmosfera e persino nello spazio. Questi frammenti, attratti dalla gravità terrestre, inizierebbero a bombardare il nostro pianeta, liquefacendo la crosta terrestre e trasformandola in un “oceano di pietre” fuso.

Sebbene gli Stati Uniti potessero riuscire a implementare la loro strategia per fermare la rotazione della Terra e schivare la minaccia nucleare, ciò avrebbe portato a un pericolo inimmaginabile per l’intera umanità. La nostra atmosfera diventerebbe incredibilmente calda, mentre la superficie terrestre si trasformerebbe in un inferno distruttivo.

È davvero straordinario che questa proposta non sia mai stata messa in atto e che l’umanità sia riuscita a sfuggire a un destino catastrofico. La suggestione di fermare la rotazione terrestre durante la Guerra Fredda può sembrare estrema e folle, ma cattura appieno l’orrore e la disperazione che avvolgevano il mondo in quel momento critico della storia.

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