Scienziati vogliono trasformare il Sahara in un mare

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Il deserto del Sahara, una vasta distesa di sabbia che si estende per oltre 9,2 milioni di chilometri quadrati nel Nord Africa, ha da tempo affascinato l’immaginazione degli studiosi e degli ingegneri. Nel corso della storia, sono stati proposti vari piani per trasformare questo deserto arido in un mare rigoglioso. Sebbene alcuni di questi progetti abbiano suscitato grande interesse, la realizzazione di un mare nel Sahara si è rivelata un’impresa complessa e costosa.

Scienziati vogliono trasformare il Sahara in un mare
Foto@Pixabay

Il Mare del Sahara di Donald Mackenzie

L’idea di creare un mare nel Sahara è emersa per la prima volta nell’immaginazione dell’ingegnere scozzese Donald Mackenzie. Nel 1870, Mackenzie propose di creare un canale di 644 chilometri dal Marocco al bacino di El Jouf, trasformando così questa regione in un mare interno di dimensioni considerevoli. Sebbene il suo progetto non sia mai stato realizzato, ha ispirato l’autore Jules Verne a descrivere una situazione simile nel suo romanzo “Invasion of the Sea” del 1905.

Il piano di François-Elie Ruder

Un altro piano degno di nota è stato presentato nel 1870 dal capitano François-Elie Ruder dell’esercito francese. Egli propose la creazione di un canale di 193 chilometri che collegasse il Mediterraneo a Chott el-Feij, una parte del Sahara nel sud della Tunisia. Questo avrebbe inondato oltre 4.828 chilometri quadrati di terreno. Nonostante l’approvazione del piano da parte del diplomatico francese Ferdinand de Lesseps, famoso per il suo lavoro nel Canale di Suez, il progetto non fu mai realizzato.

Il progetto Plowshare e altri tentativi

Nel corso degli anni, sono stati fatti vari tentativi per creare un mare nel Sahara. Negli anni ’70, un gruppo di ingegneri giapponesi cercò di trasformare parte del deserto in uno specchio d’acqua utilizzando lastre saldate. Tuttavia, questo progetto non portò a risultati significativi. Nel 2007, il miliardario americano Paul Allen finanziò il progetto chiamato “Mare del Sahara“, che mirava a creare un grande bacino idrico e sviluppare nuove zone turistiche. Purtroppo, la mancanza di fondi portò all’abbandono del progetto nel 2008.

Sfide e ostacoli

La realizzazione di un mare nel Sahara si scontra con numerose sfide. Innanzitutto, la dimensione del deserto richiederebbe enormi investimenti finanziari. Inoltre, i progetti devono affrontare ostacoli tecnologici e ambientali significativi, come la necessità di reindirizzare grandi quantità di acqua e gestire l’impatto sulle popolazioni locali e sull’ecosistema fragile del deserto.

Prospettive future

Nonostante i numerosi tentativi falliti nel corso degli anni, recenti sviluppi tecnologici nell’estrazione dell’acqua dall’aria e dall’acqua salata potrebbero offrire nuove possibilità. Tuttavia, la creazione di un mare nel Sahara rimane un’impresa straordinariamente complessa che richiede soluzioni innovative e significativi investimenti finanziari.

Possiamo concludere che la realizzazione del sogno di creare un mare nel Sahara ha affascinato generazioni di ingegneri, scrittori e visionari. Nonostante i numerosi piani proposti nel corso degli anni, nessuno di essi è stato mai completamente realizzato. Le sfide tecnologiche, finanziarie e ambientali hanno ostacolato la materializzazione di questo ambizioso progetto. Tuttavia, con i progressi tecnologici e la consapevolezza crescente della necessità di affrontare i cambiamenti climatici, non possiamo escludere la possibilità che in futuro vengano sviluppate soluzioni innovative per rendere il deserto del Sahara una terra più fertile e prospera.

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