Per molto tempo, il concetto di “layering” (stratificazione) nel mondo dei profumi era legato all’uso simultaneo di diversi prodotti per il corpo (sapone, lozione, eau de toilette) con la stessa identica fragranza. L’obiettivo era intensificare e prolungare la scia olfattiva di una singola creazione. Oggi, però, la tendenza ha subito un’evoluzione affascinante: il layering è diventato l’arte di combinare due o più fragranze diverse per dar vita a un sillage assolutamente personalizzato e mai sentito prima. Questa pratica non è solo un modo per far durare più a lungo il proprio profumo, ma una vera e propria espressione creativa della propria identità olfattiva.

Le Regole d’Oro per Stratificare i Profumi da Maestro
Realizzare un layering di successo non è affatto un processo casuale. Richiede intuito e una certa conoscenza delle famiglie olfattive, ma seguendo pochi passaggi si possono ottenere risultati straordinari. L’esperta di fragranze Sue Phillips, che ha sviluppato composizioni per marchi di lusso come Tiffany and Co. e Burberry, oltre a creare profumi su misura per celebrità come Zendaya e Katie Holmes, offre indicazioni fondamentali.
1. La Base: Il Segreto della Durata
Prima di spruzzare qualsiasi essenza, la preparazione della pelle è cruciale per garantire la longevità del profumo. La pelle secca tende ad “assorbire” e disperdere le molecole aromatiche più velocemente. È fondamentale iniziare con un’idratazione profonda. La Phillips suggerisce di applicare un sapone e una lozione, entrambi rigorosamente inodori o neutri. Questa base idratata, priva di profumazioni concorrenti, funge da ancora per le fragranze che verranno applicate sopra, permettendo loro di fissarsi meglio e di svilupparsi più lentamente nel tempo. Una corretta idratazione iniziale può aumentare la persistenza del profumo anche del 30%.
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2. L’Ordine di Applicazione: Inizia dalla Fragranza Più Intensa
Un errore comune è applicare le fragranze in un ordine casuale. In realtà, l’ordine è determinante per l’equilibrio della composizione finale. È consigliabile spruzzare per prima la fragranza più pesante e intensa, tipicamente quella con note di fondo legnose, ambrate, resinose o speziate. Questo perché le molecole più grandi e “pesanti” hanno bisogno di più tempo per evaporare. La fragranza più leggera, con note fresche, agrumate o floreali, andrà applicata per ultima. In questo modo, l’essenza più delicata potrà fluttuare sulle note di base, impedendo che venga sopraffatta. Questa tecnica assicura che il blend evolva armoniosamente e non collassi in un odore confuso.
Scegliere la Famiglia Olfattiva: Un Punto di Partenza Sicuro
Per chi si avvicina per la prima volta al layering, la scelta più prudente è sovrapporre fragranze appartenenti alla stessa famiglia olfattiva. Se si amano i profumi legnosi, l’abbinamento di un vetiver con una nota di sandalo o oud, ad esempio, risulterà quasi certamente vincente, poiché le loro strutture chimiche sono già compatibili.
- Layering Floreale: Si può abbinare un profumo a base di rosa (ricco e profondo) con uno a base di gelsomino (più arioso e frizzante) per creare un giardino tridimensionale.
- Layering Orientale/Speziato: Un profumo al patchouli può essere stratificato con uno alla vaniglia o alla cannella, intensificando il calore e la sensualità della composizione.
Tuttavia, il vero divertimento arriva sperimentando contrasti controllati:
- Legnoso + Agrumato: Un profumo agrumato e vivace (limone, bergamotto) stratificato su una base di cedro o muschio dona freschezza inattesa a note solitamente più cupe. Questa combinazione è molto popolare per le fragranze genderless.
- Gourmand + Fiori Bianchi: Un tocco di cacao o caffè abbinato a tuberosa o gardenia può trasformare un profumo fiorito in qualcosa di avvolgente e inebriante.
La regola fondamentale è non eccedere con il numero di fragranze: è meglio limitarsi a due o, al massimo, tre composizioni per evitare di generare confusione olfattiva. Come disse il famoso naso Jean-Claude Ellena: “La semplicità è l’apice della raffinatezza.”

Esempi Pratici e Dati di Tendenza
Secondo un’indagine del 2023 di Fragrance Foundation, il 72% dei consumatori di profumi di nicchia ha provato o pratica regolarmente il layering. Non è più una nicchia, ma una tendenza dominante. Un esempio celebre è l’abitudine di Coco Chanel di sovrapporre diverse fragranze, un’attitudine che oggi viene replicata in migliaia di combinazioni.
Un’altra tecnica avanzata consiste nel layering localizzato: invece di spruzzare un profumo sopra l’altro nello stesso punto, si applica una fragranza sui punti di pulsazione del collo e l’altra sui polsi. Questo permette alle due essenze di mescolarsi nell’aria circostante, creando una scia più complessa e dinamica man mano che ci si muove. Sperimentare la stratificazione su diversi punti del corpo può rivelare effetti sorprendenti.
In sintesi, il layering del profumo è un invito a esplorare la propria creatività e a superare i limiti delle fragranze pre-confezionate. Non è necessario essere un chimico o un profumiere per iniziare, ma basta seguire le indicazioni degli esperti per trasformare l’applicazione del profumo in un rituale artistico e intimo. Iniziate con accordi semplici e a poco a poco vi si aprirà un mondo di possibilità olfattive.
Per approfondire la chimica e le famiglie olfattive, si consiglia la lettura degli articoli sul sito della Fragrance Foundation (https://www.fragrance.org/).
FAQ (Domande Frequenti)
Come faccio a sapere se due profumi possono essere abbinati? Il modo più semplice è testarli su due strisce di carta assorbente separate e poi annusarle insieme. Se l’odore combinato risulta gradevole e non troppo dissonante, l’abbinamento è promettente. Iniziate abbinando note comuni, come muschio, vaniglia, o agrumi, che agiscono come “colle” olfattiva.
Qual è la differenza tra layering e blending? Il layering è la sovrapposizione di profumi finiti sulla pelle; il blending (o miscelazione) è la combinazione di oli essenziali puri o concentrati in laboratorio per creare una nuova formula. Il layering è un’arte da consumatore, mentre il blending è l’arte del profumiere.
Devo usare profumi della stessa marca per stratificare? Assolutamente no. Molti marchi di profumeria di nicchia, come Jo Malone o Le Labo, incoraggiano l’uso delle loro fragranze per il layering, ma i migliori risultati spesso si ottengono mescolando marchi diversi. L’importante è la qualità e l’armonia degli ingredienti, non l’etichetta.
È vero che il layering fa durare di più il profumo? Sì, se eseguito correttamente. L’idratazione della pelle e l’applicazione stratificata di una fragranza di base più pesante, seguita da una più leggera, creano una struttura olfattiva più complessa che si disperde più lentamente. Questo aumenta il tempo di persistenza totale.
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