Le assurde regole per le neo mamme negli anni 60

VEB

Ancora stanno ridendo le neo mamme moderne per le esilaranti regole ospedaliere negli Stati Uniti degli anni 60.

Le mamme stanno ridendo di una serie di regole ospedaliere degli anni ’60 che venivano distribuite alle neo mamme dopo aver partorito.

Tutti gli ospedali hanno i propri regolamenti da seguire, procedure che garantiscono ai pazienti un soggiorno migliore e altrettanta convalescenza.

Micala Henson, una donna degli Stati Uniti, ha condiviso un documento veramente incredibile che ha fatto “sorridere” migliaia di persone, ha recuperato infatti un foglio con una serie di regole ospedaliere che riguardavano il parto di sua madre .

Le regole, condivise sul suo account Facebook, hanno fatto sorridere migliaia di mamme e neo mamme, regole definite anche “bizzarre” hanno suscitato l’iralità di tantissime persone.

Scrive nel suo post: “Mia madre stava guardando le sue vecchie cose e abbiamo visto questo documento dell’ospedale, sono regole per quando si partorisce“.

Come sono cambiate le cose! Questo è del 1968! Che bello! Grazie a Dio le cose sono cambiate”.

Foto@Facebook

Da allora il suo post è diventato virale, è stato condiviso più di 7.000 volte ed ha ricevuto più di 2mila commenti.

I tempi erano diversi e i regolamenti molto più rigidi, così come si legge nel regolamento ospedaliero, ad esempio una regola ferrea era che i mariti non dovevano assolutamente essere presenti nella stanza quando la mamma allattava il bambino.

Tra i tanti commenti qualcuno scrive: “Oh Cielo proibivano che tuo marito fosse nella stanza mentre allatti il ​​tuo bambino – oh no! Magari poteva vedere il tuo seno!

C’erano anche istruzioni specifiche su quanto a lungo la madre dovrebbe allattare il bambino (cinque minuti solo durante le prime 24 ore, che arrivano fino a sette minuti il ​​secondo e il terzo giorno).

E mentre si allattava c’erano molti cibi che alla mamma non era permesso mangiare, tra cui cioccolato, mele, fragole, ciliegie, cavoli, cipolle ecc.

Molte donne sono rimaste scioccate dalle regole, con qualcuno dubitava persino dell’esistenza scrivendo: “Ma questo documento esiste realmente? E’ incredibile.

Qualcuno la prende ancora peggio: “Per la miseria, era peggio di una prigione!

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