È vero che la Luna si sta allontanando dalla Terra? La risposta secca è un sì sonoro: il nostro satellite si allontana dalla Terra di una piccola ma costante quantità, un dato sorprendente che nasconde una dinamica cosmica affascinante e misurata con estrema precisione.
Questa lenta “fuga” non è un’ipotesi, ma un fatto scientifico misurato direttamente grazie a esperimenti unici nel loro genere.

La Prova Inconfutabile: I Riflettori di Apollo
L’allontanamento della Luna non è un mistero dedotto da calcoli teorici, ma una realtà quantificata grazie alle missioni Apollo. Tra il 1969 e il 1972, gli astronauti americani (e i cosmonauti del programma sovietico Lunokhod) hanno lasciato sulla superficie lunare una serie di pannelli retroriflettenti .
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Questi retroriflettori lunari sono il fulcro del Lunar Laser Ranging Experiment (LLRE). Scienziati sulla Terra sparano potenti raggi laser verso questi pannelli. Il raggio colpisce i riflettori e torna indietro, e misurando con estrema precisione il tempo impiegato dal raggio luminoso per fare andata e ritorno, si può calcolare la distanza Terra-Luna con un’accuratezza millimetrica.
Le misurazioni regolari, condotte per decenni, hanno rivelato il tasso di recessione lunare: la Luna si allontana dalla Terra di circa 3,8 centimetri all’anno. Per avere un’idea, è all’incirca la stessa velocità con cui crescono le unghie umane. Questo valore, pur sembrando insignificante su scala quotidiana, diventa enorme se proiettato su tempi geologici.
La Dinamica delle Maree: Il Motore della Separazione
Se la Luna è legata a noi dalla forza di gravità, perché si sta allontanando? La causa di questo fenomeno risiede in un’interazione cosmica continua e potente: le forze mareali e la conservazione del momento angolare del sistema Terra-Luna.
Le Maree non sono solo Acqua
L’attrazione gravitazionale della Luna è la forza che provoca le maree nei nostri oceani, creando due “rigonfiamenti” sulla Terra: uno sul lato rivolto verso la Luna e uno sul lato opposto. Ma la Terra ruota molto più velocemente rispetto alla Luna (un giro in 24 ore contro i quasi 28 giorni dell’orbita lunare).
Per effetto di questa rotazione, i rigonfiamenti mareali – composti principalmente da acqua, ma in misura minore anche dalla crosta terrestre – si trovano leggermente in anticipo rispetto alla linea che congiunge il centro della Terra e quello della Luna. È un effetto di attrito tra la rotazione terrestre e il “tiro” gravitazionale lunare.
Lo Scambio di Energia e Momento Angolare
Questi rigonfiamenti “in ritardo” esercitano a loro volta una piccola ma costante trazione gravitazionale sulla Luna, tirandola leggermente in avanti nella sua orbita.
- Aumento di Velocità Orbitale: Questa trazione fa sì che la Luna sia costantemente accelerata nella sua orbita. In meccanica orbitale, un satellite che riceve una spinta e accelera si sposta su un’orbita più grande, ovvero si allontana dal corpo primario.
- Rallentamento della Rotazione Terrestre: Per il principio di conservazione del momento angolare, l’energia che viene data alla Luna per farla accelerare e allontanare deve provenire da qualche parte. E l’unica riserva di energia nel sistema Terra-Luna è l’energia rotazionale della Terra. Di conseguenza, mentre la Luna si allontana, la rotazione terrestre rallenta, e la durata del giorno si allunga impercettibilmente (circa 2,3 millisecondi per secolo).
In sostanza, il sistema Terra-Luna è un gigantesco e lentissimo scambio di energia: il rallentamento della rotazione terrestre spinge la Luna verso l’esterno.
Il Tasso di Recesso nel Tempo Geologico
Il valore di 3,8 cm/anno, sebbene preciso oggi, non è stato sempre costante nel passato del sistema Terra-Luna.
Se si applica il tasso attuale a ritroso nel tempo fino alla formazione della Luna (circa 4,5 miliardi di anni fa), si ottiene una distanza iniziale che è troppo ravvicinata (il che implicherebbe una collisione circa 1,5 miliardi di anni fa). Questo indica che il tasso di allontanamento lunare è variato significativamente nel corso della storia del nostro pianeta.
La ricerca, che usa l’astrocronologia (una tecnica che lega i cicli astronomici ai record geologici delle rocce), ha permesso di stimare che 2,5 miliardi di anni fa, la Luna era circa 60.000 chilometri più vicina alla Terra. A quel tempo, un giorno sulla Terra durava circa 18 ore, come ipotizzato in uno studio pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences (2018).
Questa variabilità dipende soprattutto dalle condizioni degli oceani e della distribuzione dei continenti in epoche passate. Bacini oceanici più larghi o profondi, o diversi assetti continentali, possono aver causato dissipazioni di energia mareale differenti, modificando l’efficacia del “freno” rotazionale e quindi il tasso di allontanamento.
Conseguenze a Lungo Termine: Un Futuro Diverso
L’allontanamento costante della Luna ha conseguenze profonde, anche se si manifesteranno su una scala temporale che va ben oltre la nostra esistenza.
- Giorni Più Lunghi: Con il rallentamento della rotazione, la durata del giorno continuerà ad aumentare.
- Scomparsa delle Eclissi Totali di Sole: Attualmente, la Luna si trova alla distanza e dimensione perfetta per coprire totalmente il Sole (eclissi totale). Poiché si allontana, la Luna apparirà gradualmente più piccola nel cielo. Tra circa 600 milioni di anni, non sarà più possibile osservare un’eclissi totale di Sole, ma solo eclissi anulari, in cui l’anello luminoso del Sole rimane visibile attorno alla Luna.
- Stabilità Climatica a Rischio: La presenza della Luna, con la sua massa e distanza, è cruciale per la stabilità dell’asse di rotazione terrestre. È questa stabilità che, nel tempo geologico, ha permesso l’esistenza di cicli climatici relativamente regolari. Secondo alcuni modelli, se la Luna si allontanasse troppo, l’asse terrestre potrebbe subire oscillazioni più estreme, portando a drastici e imprevedibili cambiamenti climatici su scala globale.
La relazione tra Terra e Luna è un equilibrio dinamico che ci fornisce un esempio perfetto di come le leggi della fisica plasmino il nostro universo e, di conseguenza, la nostra vita sul pianeta blu. L’allontanamento misurabile della Luna è una conseguenza naturale e inesorabile dell’interazione gravitazionale e della dissipazione di energia, un promemoria di quanto il cosmo in cui viviamo sia in continua evoluzione.
Domande Frequenti (FAQ)
Questo allontanamento è pericoloso per la Terra?
No, l’allontanamento della Luna non è pericoloso per l’umanità o per la vita nel prossimo futuro. Il tasso di 3,8 cm/anno è estremamente lento su scala umana. Le conseguenze più drastiche, come l’instabilità dell’asse terrestre o la perdita delle eclissi totali, avverranno su scale temporali di centinaia di milioni o miliardi di anni.
A che distanza si troverà la Luna in futuro?
La Luna continuerà ad allontanarsi finché la rotazione terrestre non rallenterà abbastanza da eguagliare il periodo orbitale della Luna. Quando ciò accadrà (tra decine di miliardi di anni), il sistema entrerà in blocco mareale, con la Luna che apparirà fissa in cielo da un solo emisfero terrestre. Questo limite è molto lontano, ed è probabile che eventi cosmici come l’espansione del Sole lo superino prima.
Com’è stata scoperta la variazione del giorno terrestre?
Il rallentamento della rotazione terrestre, associato all’allontanamento lunare, è stato confermato anche esaminando antichi archivi di eclissi solari e lunari. Gli astronomi hanno notato discrepanze tra i tempi previsti per le eclissi basati sui calcoli moderni e le registrazioni storiche, fornendo una prova del fatto che il giorno si è gradualmente allungato nel corso dei millenni.
La gravità del Sole non influenza questo fenomeno?
Sì, la gravità del Sole è la principale forza di marea sul sistema Terra-Luna, benché il contributo della Luna sia predominante. Tuttavia, l’interazione diretta che causa l’accelerazione orbitale della Luna e il rallentamento della rotazione terrestre è dovuta quasi esclusivamente alle maree generate dalla Luna stessa, con la Terra che agisce come un gigantesco freno rotazionale.
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