Una recente ipotesi avanzata da un gruppo di scienziati offre una nuova prospettiva sulla costante accelerazione dell’espansione dell’Universo. Questa teoria suggerisce che l’ampliamento dello spazio possa essere influenzato dall’interazione dell’Universo con cosiddetti “universi bambini“, ovvero dimensioni parallele di scala inferiore. Questo approccio rappresenta un tentativo di spiegare le dinamiche cosmiche al di là delle tradizionali teorie dell’energia oscura, introducendo un modello che contempla le fusioni tra il nostro universo e altri universi.
Lo studio dell’Universo, comprese le sue dimensioni, età, e struttura complessiva, ha affascinato gli astronomi per generazioni. La rivelazione dell’espansione dell’Universo, fatta da Edwin Hubble nel 1929, ha segnato una pietra miliare nella comprensione cosmologica. Nonostante ciò, il dibattito sull’essenza infinita o finita dell’Universo persiste da secoli.
Recentemente, le osservazioni del fondo cosmico a microonde hanno rafforzato l’evidenza dell’espansione accelerata dell’Universo, un fenomeno attribuito alla non completamente compresa energia oscura secondo il modello cosmologico standard. Tuttavia, l’ipotesi dell’energia oscura non ha convinto tutti gli astrofisici, spingendo alcuni a cercare spiegazioni alternative.
Nel dicembre del 2023, il Journal of Cosmology and Astroparticle Physics ha diffuso un lavoro innovativo, dal titolo che interroga se l’attuale accelerazione dell’universo possa derivare da interazioni con altri universi. Il team di ricerca, guidato da Jan Ambjorn, propone che l’espansione accelerata potrebbe essere interpretata come il risultato di fusioni con universi paralleli. Un modello matematico elaborato da loro fornisce una base per comprendere come l’espansione dello spazio possa essere facilitata da questi incontri, suggerendo anche che l’espansione rapida di un universo giovane potrebbe derivare dall’inglobamento in un universo più vasto, mettendo in discussione la necessità di un campo di inflatone previsto dalla teoria dell’inflazione cosmologica.
La proposta che l’Universo possa regolarmente interagire e incorporare altri “universi bambini” apre nuove vie di indagine nel campo cosmologico. Se questa teoria fosse verificata, potrebbe offrire soluzioni a lungo cercate a questioni fondamentali della cosmologia. Tuttavia, la validazione di questo modello richiederà osservazioni e esperimenti aggiuntivi, inclusa l’analisi dettagliata delle caratteristiche del fondo cosmico a microonde.
