Una donna di 35 anni, madre di due figli, è morta per aver consumato eccessive quantità d’acqua in breve tempo.
Il tragico evento è avvenuto all’inizio di luglio a Monticello, Indiana, a causa dell’avvelenamento da acqua, una condizione sconosciuta alla sua famiglia fino a quel momento. Ora vogliono sensibilizzare le persone su questo problema.
Durante il fine settimana prolungato del Giorno dell’Indipendenza, Ashley Summers era con la famiglia a Lake Freeman, Indiana. Il 4 luglio, iniziò a sentirsi male, avvertendo una sete insaziabile, secondo quanto riportato da un media locale.
Dopo essere tornati a casa, le sue condizioni sono peggiorate fino a svenire nel garage. Trasportata in ospedale, non si è mai più ripresa. Successive indagini hanno rivelato che la causa della sua morte era l’avvelenamento da acqua.
Il fratello di Ashley, Devon Miller, ha raccontato di averla vista bere quasi contemporaneamente quattro piccole bottiglie d’acqua, equivalente a due litri, mentre lamentava sete persistente, mal di testa e vertigini.
Il Dr. Blake Froberg, un tossicologo, ha dichiarato che l’avvelenamento da acqua è raro, ma possibile, soprattutto nei mesi caldi tra gli atleti o le persone che lavorano all’aperto e bevono molta acqua, riducendo il livello di sodio nel corpo. I reni riescono a filtrare circa un litro d’acqua all’ora, ma superare questa quantità può creare complicazioni.
Il medico suggerisce che chi passa molto tempo al caldo dovrebbe optare per la frutta succosa o le bevande sportive con elettroliti, invece di bere eccessive quantità d’acqua, per mantenere il corretto equilibrio tra acqua e sodio nell’organismo.
Tra i primi segnali di avvelenamento da acqua ci sono l’estrema fatica, gravi vertigini e mal di testa. In caso di sospetto, è fondamentale chiamare un’ambulanza senza esitazione.