L’Italia è un mosaico di grandi città e minuscoli gioielli nascosti, dove la vita ha mantenuto un ritmo antico e autentico. Mentre i riflettori sono spesso puntati sui centri urbani, il vero cuore pulsante del Paese si trova talvolta nei suoi angoli più remoti. Parliamo dei paesi italiani più piccoli, quei luoghi dove la popolazione non supera il centinaio di residenti, ma la bellezza e la storia si misurano in intensità, non in quantità.

Il Fascino dei Numeri Piccoli
Secondo i dati Istat aggiornati, l’Italia conta decine di comuni sotto la soglia dei 100 abitanti. La maggior parte si concentra nelle regioni montane del Nord, in particolare in Piemonte e Lombardia, dove il fenomeno dello spopolamento montano è più marcato. Questi luoghi non sono solo numeri su una tabella; rappresentano una resilienza culturale e un patrimonio paesaggistico inestimabile.
La sfida demografica è evidente: molti di questi borghi erano un tempo popolati da centinaia, se non migliaia, di persone, come dimostra l’esempio di Ingria (Torino), che contava circa 2000 abitanti nella prima metà del ‘900 e oggi si attesta intorno ai 40-50 residenti. Nonostante la riduzione, la loro esistenza è una testimonianza di una storia che non vuole arrendersi.
Morterone e i Giganti in Miniatura
Il primato di comune meno popolato d’Italia è spesso conteso, ma da tempo appartiene a Morterone (Lecco), immerso nella Val Taleggio, con una popolazione che si aggira intorno alle 30-35 anime. Pensate: un intero comune con meno residenti di un condominio in città. Morterone è un vero e proprio santuario di tranquillità, un punto di partenza per esplorazioni nel Parco Regionale del Resegone. Qui, l’arte contemporanea trova spazio inaspettato con un museo all’aperto che ospita opere di artisti internazionali, un contrasto affascinante tra modernità e isolamento.
Non lontano, nella provincia di Sondrio, troviamo Pedesina, con circa 40 abitanti, un altro esempio di come le piccole comunità alpestri custodiscano l’essenza della vita di montagna e delle sue tradizioni.
Tra Piemonte e Sardegna: Echi di Storia
Il Piemonte è una fucina di borghi sotto i 100 abitanti. Moncenisio (Torino), al confine con la Francia, con circa 30-40 residenti, è un gioiello alpino attraversato dalla Via Francigena, che offre percorsi panoramici e un piccolo museo dedicato ai mestieri montani. Altri esempi piemontesi includono Briga Alta (Cuneo), una delle realtà più isolate, e Ingria (Torino), che fa parte dei Borghi più belli d’Italia, con le sue caratteristiche case in pietra immerse nel Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Spostandoci al Sud e nelle Isole, troviamo borghi che, pur lottando contro lo spopolamento, mantengono un forte legame con il loro passato. In Sardegna, in provincia di Oristano, Baradili (circa 75 abitanti) sorprende con la sua architettura medievale e un’identità forte. Nell’Abruzzo, Montelapiano (Chieti), con meno di 70 abitanti, offre un centro storico grazioso e panorami spettacolari sull’ambiente circostante.
L’Attrattiva del Silenzio e dell’Autenticità
La vera ricchezza di questi luoghi non è nella quantità dei residenti, ma nella qualità della vita e nella conservazione di un’autenticità spesso perduta altrove. L’aria pura, il silenzio, il contatto diretto con una natura ancora selvaggia, l’architettura storica ben conservata (come a Rondanina in Liguria, nel Parco Naturale dell’Antola, con circa 60 abitanti), e la forte coesione sociale sono le ragioni per cui sempre più persone – e un turismo lento e consapevole – riscoprono questi microcosmi.
Come afferma l’antropologo Vito Teti, lo spopolamento non è solo un dato statistico, ma “un vuoto che può essere riempito di senso e di nuove forme di vita, purché si superi l’idea di dover replicare i modelli urbani”.
Il turismo in questi borghi può rappresentare una linfa vitale, un modo per sostenere le poche attività locali e per valorizzare un patrimonio immobiliare che altrimenti rischierebbe il degrado. L’esperienza è quella di una fuga dalla frenesia, un’immersione in un’Italia che ha conservato la sua anima più vera.
FAQ sui Comuni Meno Popolati
Qual è il comune più piccolo d’Italia per numero di abitanti?
Attualmente, il comune con meno residenti è Morterone, in provincia di Lecco, Lombardia, con una popolazione che si attesta tra i 30 e i 35 abitanti. Questo piccolo borgo alpino detiene il primato da diversi anni e offre un’atmosfera di totale immersione nella natura.
Dove si trovano la maggior parte dei paesi sotto i 100 abitanti?
La concentrazione maggiore di comuni italiani sotto i 100 residenti si trova nel Nord Italia, in particolare nelle regioni di montagna come il Piemonte e la Lombardia. Questo è dovuto principalmente al fenomeno storico dell’emigrazione e dello spopolamento delle aree più interne e isolate.
Quanti sono i comuni con meno di 100 abitanti in Italia?
Il numero varia leggermente con il tempo e gli aggiornamenti Istat, ma si contano circa 70-75 comuni in Italia che non superano la soglia dei 100 abitanti. Questi numeri evidenziano una realtà demografica di fragilità ma anche di grande unicità paesaggistica e culturale.
Cosa si può visitare in borghi così piccoli?
In questi borghi, spesso si può apprezzare l’architettura tradizionale (case in pietra, chiese antiche), percorsi naturalistici e sentieri escursionistici, come nel caso di Ingria nel Parco del Gran Paradiso o Moncenisio. La loro bellezza risiede soprattutto nell’autenticità dell’atmosfera e nel paesaggio incontaminato.
Per saperne di più sul comune con meno residenti, guarda questo video: Il Comune italiano più piccolo, solo 32 abitanti! I 5 comuni italiani più piccoli per popolazione. Questo video fornisce una panoramica sui cinque comuni meno popolosi d’Italia, tra cui Morterone, il comune con il minor numero di abitanti.
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