Pena di morte, nuovo metodo di esecuzione provoca pioggia di critiche

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Il metodo delle esecuzioni tramite azoto gassoso ha generato dubbi nonostante sia stato adottato in tre stati degli Stati Uniti. Secondo alcune ricerche, questa procedura è considerata umana e indolore, ma altri sostengono che siano necessarie ulteriori indagini per confermarlo.

Pena di morte nuovo metodo di esecuzione provoca pioggia di critiche
Pena di morte nuovo metodo di esecuzione con azoto gassoso. (Foto@Pixabay)

Attualmente, l’uso dell’azoto gassoso per le esecuzioni capitali è ancora in fase sperimentale. Invece di utilizzare un’iniezione, i detenuti respirano azoto gassoso, il quale provoca una privazione di ossigeno nel corpo. Questo metodo viene considerato più umano poiché il condannato non soffre di soffocamento né prova dolore a causa della mancanza di ossigeno. Sebbene sia stato adottato in Alabama, Oklahoma e Mississippi, nessuna esecuzione è ancora stata effettuata utilizzando questa procedura. Tuttavia, ci potrebbe essere un cambiamento imminente.

Un caso in questione riguarda Kenneth Eugene Smith, condannato a morte per aver ucciso una donna nel 1988 con l’aiuto di un complice. La sua esecuzione, originariamente prevista per novembre 2022, è stata sospesa poiché non è stata trovata una vena idonea per l’iniezione letale e il mandato di esecuzione è scaduto a mezzanotte di quel giorno. Gli avvocati di Smith hanno quindi sostenuto che sarebbe stato crudele e insolito cercare di somministrargli nuovamente l’iniezione letale, proponendo invece l’utilizzo dell’azoto gassoso. Tuttavia, ci sono opinioni contrastanti sull’efficacia e l’umanità di questo metodo. Sebbene esperimenti condotti su cani negli anni ’70 abbiano indicato che sia un modo indolore e umano per morire, ricerche più recenti hanno contraddetto tali risultati. La maggior parte degli esperti conviene sul fatto che siano necessari ulteriori studi prima di poter adottare pienamente questo metodo.

Nonostante le incertezze, gli Stati Uniti potrebbero diventare il primo paese a utilizzare l’azoto gassoso come metodo di esecuzione. Gli avvocati di Smith hanno ottenuto un successo iniziale favorevole all’uso di questa procedura presso un tribunale dell’Alabama. Tuttavia, l’accusa ha presentato un ricorso alla Corte Suprema, ma il 15 maggio anche quest’ultima si è schierata a favore di Smith, permettendo quindi la prosecuzione del procedimento.

In conclusione, nonostante l’adozione dell’azoto gassoso per le esecuzioni capitali in alcuni stati degli Stati Uniti, persistono dubbi sulla sua efficacia e umanità. Mentre alcune ricerche indicano che sia un metodo indolore, altre suggeriscono la necessità di ulteriori studi. Il caso di Kenneth Eugene Smith potrebbe aprire la strada all’utilizzo dell’azoto gassoso nelle esecuzioni capitali, ma l’argomento rimane controverso e soggetto a dibattito.

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