Quando si parla di “personalità ossessivo compulsiva”, si fa riferimento a un modello pervasivo di preoccupazione per l’ordine, il perfezionismo e il controllo, a scapito della flessibilità, dell’efficienza e dell’apertura. Questo modello è noto in clinica come Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità (DOCP), che è cruciale distinguere dal Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC).

Caratteristiche Distintive del DOCP: Vivere per la Regola
La persona con DOCP non è tormentata da ossessioni intrusive (pensieri, impulsi o immagini indesiderate) né da compulsioni (atti ritualistici volti a neutralizzare l’ansia) come accade nel DOC. Al contrario, la sua spinta è l’egosintonia: il soggetto ritiene che il proprio modo di agire sia giusto, razionale e necessario per raggiungere l’ordine e la perfezione, elementi centrali della sua visione del mondo. Questa non è una malattia che “capita”, ma una struttura stabile della personalità, trasversale a tutti i contesti di vita, dal lavoro alle relazioni private.
La Tirannia del Perfezionismo e del Controllo
Nel DOCP, la tendenza perfezionistica è esasperata. L’obiettivo non è semplicemente fare bene, ma raggiungere la perfezione assoluta. Questo si traduce spesso in una paralisi decisionale o in un’estrema lentezza, poiché il tempo è speso a rifare, ricontrollare, o perdersi nei dettagli. È come se si perdesse di vista la foresta per concentrarsi sulla singola foglia. Per esempio, un professionista con DOCP può dedicare ore a verificare la formattazione di un documento, ritardandone la consegna e, paradossalmente, diminuendo l’efficienza complessiva.
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- Eccessiva Dedizione al Lavoro: C’è una dedizione al lavoro e alla produttività che va oltre la necessità finanziaria. Spesso, le attività di svago e le relazioni vengono messe in secondo piano, viste come distrazioni da ciò che è veramente “importante” e produttivo. La persona può diventare un “workaholic”, ma la sua motivazione è il raggiungimento di standard autoimposti elevatissimi.
- Rigidità e Ostinazione: Le persone con DOCP sono inflessibili sui principi morali, etici e sui valori. Faticano ad adattarsi ai cambiamenti e insistono perché le cose vengano fatte esattamente “a modo loro”. Questa rigidità si estende alle relazioni interpersonali, dove possono sembrare formali, seri e con una difficoltà nell’espressione emotiva.
Relazioni Interpersonali e Gestione della Rabbia
La difficoltà a delegare è un tratto distintivo. C’è una riluttanza a fidarsi degli altri e la convinzione che solo loro possano svolgere un compito secondo gli standard impeccabili richiesti. Nelle relazioni affettive, la scarsa espressività emotiva e la tendenza al controllo possono creare distanza. Possono trattenere la rabbia e l’irritazione, manifestandole in modi indiretti o con esplosioni emotive sproporzionate quando il loro ordine viene turbato. Le relazioni sono viste come secondarie rispetto alla produttività.
Una Visione del Denaro e dell’Accumulo
Un altro aspetto rilevante è l’avarizia. Il denaro è considerato uno strumento da accumulare per far fronte a “future catastrofi” (un meccanismo di controllo e protezione dall’incertezza), e c’è riluttanza a spendere sia per sé che per gli altri. A questo si aggiunge spesso la tendenza all’accumulo di oggetti privi di valore, poiché “potrebbero servire un giorno”, in un’ulteriore manifestazione della difficoltà a tollerare la perdita o il disordine.
Prevalenza e Riferimenti Clinici
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità è uno dei disturbi di personalità più comuni, con una prevalenza stimata tra il 2,1% e il 7,9% nella popolazione generale, secondo l’Associazione Psichiatrica Americana (APA). Nel DSM-5, il disturbo è collocato nel Cluster C (disturbi ansiosi/inibiti) ed è diagnosticato se sono presenti almeno quattro degli otto criteri specifici relativi a perfezionismo, rigidità, dedizione eccessiva al lavoro, e controllo.
Intervento Terapeutico: Verso la Flessibilità
Nonostante la natura egosintonica del disturbo, che rende la persona meno propensa a chiedere aiuto per questi tratti che ritiene virtuosi, la sofferenza emotiva, soprattutto relazionale o la difficoltà a portare a termine i compiti, può spingere alla ricerca di supporto. La psicoterapia cognitivo-comportamentale e gli approcci focalizzati sugli schemi disadattivi sono spesso utilizzati. L’obiettivo è promuovere la flessibilità cognitiva e comportamentale, aiutando la persona a tollerare l’incertezza, a ridurre il perfezionismo clinico e a ristrutturare le credenze rigide.
Domande Frequenti (FAQ)
1. Qual è la differenza fondamentale tra DOC e DOCP?
La differenza chiave è l’egosintonia vs. egodistonia e la funzione dei sintomi. Nel DOCP (Personalità), la persona vive i suoi tratti (ordine, perfezionismo) come appropriati e razionali, una parte essenziale del suo essere (egosintonia). Nel DOC (Disturbo), le ossessioni e le compulsioni sono vissute come intrusive e irrazionali, causando disagio e sofferenza (egodistonia). Il DOCP è un modello di personalità pervasivo, il DOC è un disturbo d’ansia focalizzato su specifici pensieri e rituali.
2. I tratti della personalità ossessivo compulsiva possono essere utili?
In alcuni contesti, la coscienziosità, la scrupolosità e la dedizione al lavoro possono essere visti come vantaggi, specialmente in professioni che richiedono grande attenzione ai dettagli (es. contabilità, ingegneria). Tuttavia, il perfezionismo estremo e l’inflessibilità diventano disfunzionali quando interferiscono con l’efficienza, causano stress eccessivo, e danneggiano le relazioni interpersonali, trasformando i potenziali vantaggi in ostacoli.
3. Come si gestisce la rigidità del DOCP nelle relazioni?
Gestire la rigidità del DOCP richiede pazienza e chiarezza comunicativa. È utile stabilire limiti chiari e negoziare in modo assertivo, riconoscendo il bisogno di controllo della persona ma spingendo gentilmente verso compromessi. Incoraggiare attività congiunte che non siano rigidamente strutturate può aiutare a introdurre un elemento di flessibilità, mentre la terapia può supportare il soggetto nel riconoscere le conseguenze negative della sua inflessibilità emotiva e comportamentale.
Per ulteriori approfondimenti sulle differenze cliniche tra il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) e il Disturbo Ossessivo Compulsivo di Personalità (DOCP), puoi guardare questa discussione tra specialisti.
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