Pescara bambini intossicati dalla mensa scolastica

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Ancora una manciata di giorni e le scuole chiudono i battenti: tra pochissimo i nostri bimbi e ragazzi diranno arrivederci ai banchi fino al prossimo settembre, potendosi dedicare alle loro attività preferita e a qualche rilassante settimana lontana da libri e materie per alcuni veramente astruse.

Ma per tanti bambini di Pescara la scuola si è chiusa nel peggiore dei modi: è infatti già salito a circa 120 il numero delle persone, principalmente bambini, che da venerdì ad oggi hanno avvertito malori con sintomi da tossinfezione alimentare e si sono presentate in pronto soccorso all’ospedale di Pescara. Tra loro anche sei insegnanti.

I genitori sono preoccupati ma anche molto arrabbiati per quello che è accaduto: febbre improvvisa che in alcuni ragazzi è schizzata fino a 40 gradi, vomito e diarrea che non spariscono da soli senza la somministrazione di farmaci, tanto che alcuni si sono trascinati il malessere per giorni e solo nelle ultime ore si sono recati in ospedale.

A causare i malori di così tanti bambini, dopo aver mangiato alle mense scolastiche a Pescara, non è stato un virus. Lo ha reso noto l’Asl della città abruzzese, che esclude anche la salmonella.

Si tratta, con tutta probabilità, di un’infezione di origine batterica ma “i campioni sottoposti a coltura non hanno dato finora esito di positività“.

Sotto accusa quello che gli studenti hanno mangiato nella giornata di giovedì, probabilmente uova. «Non può essere diversamente», dicono i genitori.

Le ipotesi, al momento, sono troppe: o le uova non erano pastorizzate o erano scadute o è successo qualcosa nelle cucine che ha contaminato gli alimenti.

Per sicurezza, il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, ha deciso di sospendere il servizio nelle scuole comunali. “In assenza della fruizione del servizio mensa non è vietato consumare il pasto fuori dai locali scolastici, tornando a casa, e di rientrare in aula al termine dell’orario di pranzo“, riporta l’ordinanza del Comune di Pescara. Domenica i carabinieri del Nas hanno prelevato campioni di alimenti dalle mense scolastiche per procedere alle analisi.

Per fortuna, al momento la situazione non sembra grave per nessuno dei bimbi o adulti coinvolti.  “La situazione è sotto controllo – ha detto il direttore generale della Asl Armando Mancini – non c’è da preoccuparsi anche se la gastroenterite è una malattia e va curata, i bambini colpiti hanno risposto bene al trattamento, la pediatria di Pescara ha confermato che non si tratta di una forma batterica e non virale“.

Nel reparto di Pediatria continua il lavoro per i ricoveri e per il trattamento dei bambini che ancora stanno arrivando in pronto soccorso. Da oggi è anche attivo un ambulatorio ad hoc per il controllo dei pazienti già dimessi. Del totale, 70 bimbi sono stati sottoposti a terapia reidratativa e dimessi. Trenta bambini hanno avuto un periodo di degenza più prolungato (uno o due giorni) ed alcuni sono stati trattenuti a scopo cautelativo e preventivo nei confronti di altri bambini presenti in casa.

Dal canto suo la Procura di Pescara ha già aperto un fascicolo investigativo sulla vicenda anche se al momento a carico di ignoti. L’ipotesi di reato è relativa a quanto previsto dalla normativa in materia di alimenti. Titolare del fascicolo  invece è il sostituto procuratore Anna Benigni.

Al momento pare che il picco sia stato superato anche se alcuni genitori raccontano che anche nelle ultime ore altri bambini  stanno avvertendo nuovi sintomi.

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