Un nuovo corridoio segreto è stato scoperto all’interno della Grande Piramide di Giza, nota anche come Piramide di Cheope. Questa incredibile rivelazione, frutto del progetto internazionale ScanPyramids, aggiunge un nuovo tassello all’intricato puzzle che avvolge l’ultima delle sette meraviglie del mondo antico ancora esistente.

Come è stato trovato il passaggio nascosto
La scoperta non è avvenuta con picconi e spazzole, ma grazie a una tecnologia non invasiva chiamata muografia. Simile a una radiografia su scala monumentale, questa tecnica rileva i muoni, particelle cosmiche che attraversano costantemente l’atmosfera e le strutture terrestri. Analizzando la loro traiettoria e densità, i ricercatori sono riusciti a “vedere” attraverso la pietra, identificando un vuoto inaspettato.
Per avere la conferma visiva, come riportato da autorevoli fonti scientifiche tra cui la rivista Nature, il team ha poi utilizzato un sottilissimo endoscopio, simile a quelli usati in medicina, facendolo passare attraverso una minuscola fessura tra i blocchi di pietra. Le immagini hanno confermato l’esistenza di un corridoio lungo circa 9 metri e largo poco più di 2, situato dietro l’ingresso principale della piramide, sul lato nord.
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A cosa serviva il corridoio?
Al momento, la funzione di questo passaggio rimane un mistero e gli egittologi stanno valutando diverse ipotesi. Potrebbe essere una scoperta che apre la strada verso camere ancora inesplorate o, come suggerisce l’ex ministro delle Antichità Zahi Hawass, potrebbe avere una funzione strutturale.
L’ipotesi più accreditata è che il corridoio sia stato costruito per distribuire il peso dell’enorme struttura e alleviare la pressione sulla camera funeraria sottostante o su altri passaggi interni. Una tecnica ingegneristica geniale che testimonia, ancora una volta, l’incredibile abilità costruttiva degli antichi egizi.
Questa scoperta dimostra che la Piramide di Cheope ha ancora molti segreti da svelare. Ogni nuovo indizio ci avvicina a comprendere meglio le tecniche e le intenzioni dei suoi costruttori, alimentando il fascino che da millenni circonda questo monumento straordinario.
Per approfondire i dettagli della ricerca, puoi consultare i siti del progetto ScanPyramids e le pubblicazioni del Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano.
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