La parola pizza in teoria sarebbee un sinonimo per torta, ma il modo in cui quella parola è finita nel vocabolario, sconvolge gli etimologi.
Potrebbe derivare dal latino pix che significa “pece” o dal greco pitta, ma altri dicono che abbia avuto origine in una parola longobarda bizzo che significa “morso“.
Ma dove sarebbe nata la pizza?
La credenza comune è che gli italiani abbiano inventato la pizza, ma un pane cotto con farciture ha molti altri precursori in altre cucine.
La versione italiana del piatto, in particolare quella napoletana, è quella che ci è più familiare, anche se la pissaladière dalla Provenza, la coca dal catalano e la lahma bi ajeen dal Medio Oriente hanno tutte una notevole somiglianza con la pizza.
Presumibilmente, questa pizza archetipica, una torta aperta spalmata di salsa di pomodoro e mozzarella, è stata introdotta dal fornaio Raffaele Esposito a Napoli.
Nel 1889, fece una torta patriottica condita con mozzarella, basilico e pomodori, ingredienti dei colori della bandiera italiana, in onore della visita del re Umberto e della regina Margherita.
Si dice che alla regina piacesse questa sorta di “torta”, e quindi divenne nota come Margherita.
Negli Stati Uniti, gli immigrati italiani vendevano la pizza nei loro negozi e la prima pizzeria fu aperta nel 1905 da Gennaro Lombardi al 53 1/3 di Spring Street a New York City, ma la pizza non prese piede negli Stati Uniti fino alla seconda guerra mondiale.
Di stanza in Italia, molti soldati americani ed europei hanno assaggiato la pizza e hanno portato a casa l’appetito per questo piatto ormai onnipresente