I documenti recentemente resi pubblici, conosciuti con il nome di “Guerra nucleare generale“, hanno svelato le preoccupazioni degli Stati Uniti riguardo le devastazioni che una guerra nucleare potrebbe portare, in particolare sull’ipotesi di un attacco contro la città di Washington DC.
Tali documenti erano stati mantenuti riservati, verosimilmente per le dettagliate descrizioni delle conseguenze di un’esplosione termonucleare sulla metropoli, che avrebbe comportato distruzioni di massa.
Le rivelazioni indicano che un colpo improvviso e devastante potrebbe annientare la capitale mediante un’esplosione di forza inaudita, generando temperature estreme e una gigantesca onda d’urto.
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Andrew Weber, precedentemente incaricato di importanti responsabilità legate alla difesa dagli attacchi nucleari, biologici e chimici, ha evidenziato il profondo timore di un attacco repentino su Washington, capace di scatenare una reazione a catena di eventi catastrofici.
Secondo quanto riportato da The Sun, un attacco di tale magnitudine causerebbe effetti devastanti sui materiali e sugli esseri umani, con la distruzione delle infrastrutture e la vaporizzazione immediata degli individui.
Craig Fugate, ex direttore dell’agenzia federale per la gestione delle emergenze, ha sottolineato l’importanza dell’autoprotezione come unica speranza di sopravvivenza, invitando a superare la paura e ad essere preparati ad affrontare una tale eventualità.
Anche un funzionario anonimo, intervistato dalla ABC, ha espresso un cauto ottimismo sulla possibilità di sopravvivenza, enfatizzando l’importanza di evitare le conseguenze del fallout nucleare.
Queste rivelazioni emergono in un contesto di crescente tensione internazionale, segnato dalle dichiarazioni di Vladimir Putin, presidente della Russia, riguardo la disponibilità e la potenziale utilizzazione delle armi nucleari da parte del suo paese, evidenziando una prontezza sia militare che tecnologica a un confronto nucleare, sebbene abbia anche affermato di non aver ancora trovato motivo per ricorrere a tale estremo.
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