In Finlandia, sull’isola di Olkiluoto, sta per essere completato un progetto straordinario e senza precedenti: Onkalo, il primo sito di stoccaggio permanente al mondo per combustibile nucleare esaurito. Situato a una profondità di 450 metri sotto la superficie, questa struttura è stata progettata per isolare i rifiuti radioattivi più pericolosi per i prossimi 100.000 anni, un arco di tempo quasi inconcepibile.

Perché Onkalo è Così Speciale?
Il termine finlandese Onkalo significa “grotta” o “cavità”, un nome che riflette perfettamente l’immensità e la profondità di questo impianto. La scelta di costruirlo sull’isola di Olkiluoto non è casuale: l’area è geologicamente stabile, con un substrato roccioso di due miliardi di anni e un rischio sismico estremamente basso. Questo la rende ideale per ospitare rifiuti altamente pericolosi, la cui radioattività impiega millenni per decadere a livelli sicuri.
Olkiluoto ospita inoltre tre reattori nucleari, l’ultimo dei quali è entrato in funzione recentemente dopo 15 anni di lavori. A pochi chilometri da questi reattori, Onkalo è in costruzione da oltre due decenni, con un investimento che supera il miliardo di euro. L’impianto dovrebbe essere consegnato entro il 2026.
Come Funziona il Deposito di Onkalo?
Il combustibile nucleare esaurito, classificato come rifiuto ad alta attività (HLW), contiene il 99% della radioattività generata dai programmi nucleari. Data la sua pericolosità, il processo di stoccaggio è stato progettato con un sistema di tre barriere protettive, basato sul modello KBS-3:
- Contenitori in rame e ghisa: Le barre di combustibile vengono sigillate in un doppio guscio, con un rivestimento esterno in rame spesso 5 cm.
- Bentonite: I contenitori sono circondati da questo materiale argilloso che lega l’acqua, prevenendo la dispersione della radioattività.
- Tunnel profondi nella roccia: I contenitori vengono sepolti in tunnel lunghi 350 metri, con fori verticali nel pavimento che ospitano ciascuno fino a 3.000 unità. Successivamente, i tunnel vengono sigillati con bentonite e cemento.
Una volta pieno, il sito verrà chiuso e sigillato, rimanendo inaccessibile per i successivi 100.000 anni.
Una Sfida Tecnologica e Culturale
Costruire una struttura in grado di resistere per un arco di tempo così lungo comporta sfide immense. Gli ingegneri di Onkalo hanno considerato scenari estremi, inclusa la possibilità di una futura era glaciale che potrebbe deformare la crosta terrestre. Inoltre, è stato necessario immaginare come comunicare il pericolo alle generazioni future, superando le barriere linguistiche e culturali.
Tra le proposte per dissuadere eventuali incursioni, si va dalla creazione di un paesaggio volutamente minaccioso, al design di segnali universali di pericolo. Alcuni suggeriscono persino soluzioni fantasiose, come allevare gatti che cambiano colore in presenza di radiazioni per fungere da avvertimento biologico.
Perché Questo Progetto È Cruciale?
Il combustibile nucleare esaurito rappresenta una sfida globale. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA), nel 2016 la quantità di rifiuti radioattivi immagazzinati temporaneamente aveva raggiunto le 260.000 tonnellate. La maggior parte si trova in serbatoi di cemento o stagni di stoccaggio, soluzioni temporanee che non garantiscono sicurezza a lungo termine.
Onkalo offre una risposta definitiva al problema, segnando una pietra miliare nella gestione dei rifiuti nucleari. Anche se saranno necessari fino a 120 anni per completare il deposito, il suo successo potrebbe fare scuola a livello internazionale.
Uno Sguardo al Futuro
Il progetto Onkalo non riguarda solo la tecnologia, ma riflette anche un impegno verso la sostenibilità e la sicurezza delle generazioni future. È un esempio di come la scienza e l’ingegneria possano affrontare problemi complessi con soluzioni innovative. La strada è ancora lunga, ma Onkalo rappresenta un passo fondamentale verso un mondo più sicuro e responsabile.
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