In Italia ci sono numerosissimi città che vantano reperti storici capaci di spingere milioni di persone ogni anno a raggiungere il nostro paese, attraversano magari il mondo intero.
Tra le tante spicca senza dubbio Roma, che non solo vanta già opere e monumenti celeberrimi in ogni dove, ma possiede ancora un enorme potenziale inesplorato, che sta lentamente venendo alla luce.
Proprio in queste ore una nuova scoperta è stata annunciata dalla Soprintendenza speciale di Roma: la sepoltura di una giovane donna, con accanto la tipica conchiglia dei pellegrini e una moneta databile tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo.
Il ritrovamento della “Tomba della Pellegrina” è avvenuta durante gli scavi per la sostituzione di tubature del gas nel pieno centro storico di Roma, in via del Governo Vecchio.
Gli archeologi spiegano che ci si trova di fronte a due contesti funerari differenti: in uno sono stati rinvenuti due scheletri, ovvero quello della giovane pellegrina e quello di un uomo di età tra i 30 e i 40 anni, mentre il secondo contesto è un’area cimiteriale con muretti divisori al cui interno sono presenti sepolture probabilmente di epoca medievale.
Le conchiglie rinvenute accanto agli scheletri, invece, “portano ad ipotizzare un cimitero destinato ai pellegrini e realizzato lungo la via Papalis, la strada che da San Giovanni conduceva a San Pietro”.
Le sepolture sono probabilmente pertinenti alla Chiesa medioevale di Santa Cecilia a Monte Giordano, la cui prima attestazione risale al 1123 e che venne demolita nella prima metà del XVII secolo per fare spazio alla costruzione dell’Oratorio dei Filippini completato da Francesco Borromini.
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