Rover cinese scopre il lato nascosto della Luna

VEB

Per la prima volta nella cronaca dell’indagine lunare, il rover Yutu-2 della Cina, trasportato sul lato invisibile della Luna dalla sonda di atterraggio Chang’e-4, ha svelato i misteri nascosti all’interno del satellite naturale del nostro pianeta. Grazie all’utilizzo di strumentazioni radar avanzate, il rover è riuscito a esplorare fino a 300 metri sotto la superficie lunare.

Rover cinese scopre il lato nascosto della Luna
Foto@Pixabay

Strumento LPR: Esplorazione degli abissi Utilizzando l’LPR (Lunar Penetrating Radar) montato sul rover, gli scienziati hanno potuto esplorare più profondamente di quanto sia mai stato fatto prima, scoprendo gli strati e le formazioni celati al di sotto della superficie lunare. Questa tecnologia radar, funzionando a diverse frequenze, individua vari materiali, svelando gli aspetti nascosti della composizione e dell’origine della Luna.

L’impiego di un radar LPR consiste nell’inviare onde radio sulla superficie e nel registrare gli echi che ne risultano. Diversi materiali producono echi differenti, e la frequenza più elevata fornisce una visione più dettagliata di ciò che si trova direttamente sotto il terreno della superficie lunare (come la regolite).

Vulcanismo ed evoluzione della Luna Nel 2020, il gruppo Yutu-2 ha impiegato l’LPR per mappare i primi 40 metri, ma ora ha fornito una percezione più dettagliata dei primi 300 metri della superficie lunare.

L’esame dei dati raccolti tramite il radar ha permesso agli studiosi di delineare un’immagine degli antichi fenomeni geologici della Luna. La scoperta di cinque strati differenti di materiale a una profondità di 90 metri evidenzia la presenza di numerose età di attività vulcanica nel corso della storia.

Questi strati di materiale, trovati a 90 metri di profondità, presentano spessori variabili tra 70 e 20 metri. Gli strati più densi sono situati più in profondità e hanno offerto informazioni vitali sulla velocità della fuoriuscita di lava dopo ciascuna eruzione vulcanica.

L’indagine ha anche rivelato un aspetto curioso: tra i detriti e i materiali scoperti negli strati superiori, è stato trovato un cratere sotterraneo. Ciò segnala trasformazioni lente nella geologia lunare, nonostante l’assenza di atmosfera e acqua. I risultati attestano che l’attività vulcanica sulla Luna è diminuita man mano che è invecchiata e si è raffreddata.

La divulgazione dei risultati della ricerca su JGR Planets ha attratto l’attenzione di scienziati in tutto il mondo. Le rivelazioni fatte dal rover cinese Yutu-2 e dal suo equipaggiamento radar hanno offerto nuove conoscenze sull’evoluzione della Luna e sui fenomeni geologici precedenti che hanno plasmato il suo paesaggio distintivo.

fonte@Esoreiter

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