Piccole sfere metalliche, silenziose e dall’aspetto simile al mercurio liquido, stanno apparendo nei cieli sopra le basi militari statunitensi. Fluttuano immobili per minuti, per poi svanire nel nulla, lasciando aperti numerosi interrogativi sulla loro origine e natura. Un fenomeno che sta impegnando analisti e funzionari della difesa.

Centinaia di avvistamenti misteriosi
Il Dipartimento della Difesa americano sta prendendo molto sul serio questi episodi. I dati raccolti dalla piattaforma Enigma, che cataloga segnalazioni di fenomeni aerei non identificati (UAP), sono significativi. Tra dicembre 2022 e giugno 2025, sono stati registrati quasi 8.000 casi. Di questi, ben 422 descrivono proprio queste sfere metalliche in prossimità di installazioni militari strategiche in stati come New York, California e Arizona.
Le testimonianze provengono da fonti diverse, inclusi civili, piloti e personale militare, conferendo un alto grado di credibilità ai racconti. Un testimone a Fort Hamilton (Brooklyn), nel giugno 2024, ha descritto “due oggetti metallici simili a liquidi” sospesi in aria per circa due minuti. Un altro ha parlato di un “globo argenteo” che saliva a una quota impossibile per un velivolo convenzionale, fino a scomparire.
Ipotesi: droni spia o tecnologia aliena?
L’AARO (All-domain Anomaly Resolution Office), l’ufficio del Pentagono incaricato di studiare questi fenomeni, sta analizzando ogni segnalazione. Sebbene molti avvistamenti vengano ricondotti a droni, palloni meteorologici o altri oggetti noti, una parte di essi resta senza spiegazione. Nel suo ultimo rapporto (maggio 2023 – giugno 2024), l’AARO ha classificato 21 avvistamenti come “inspiegabili” a causa della mancanza di dati sufficienti.
Uno dei casi più noti riguarda un video girato nel 2022 in Medio Oriente da un drone MQ-9 Reaper, che mostra chiaramente una di queste sfere in movimento. Sean Kirkpatrick, ex direttore dell’AARO, ha sottolineato come questi oggetti, se non di origine extraterrestre, potrebbero rappresentare una minaccia concreta: una tecnologia di sorveglianza avanzata sviluppata da una potenza straniera per spiare le attività militari statunitensi. L’ipotesi è che si tratti di una nuova generazione di droni capaci di eludere i sistemi radar convenzionali.
Il dibattito rimane aperto, bilanciato tra scetticismo e la necessità di comprendere se ci troviamo di fronte a una nuova frontiera della tecnologia spionistica o a qualcosa di completamente diverso.
Per chi volesse approfondire l’argomento e consultare i dati ufficiali, è possibile visitare il sito dell’AARO (All-domain Anomaly Resolution Office) e analizzare i report pubblici rilasciati dal governo statunitense.
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!