Sicurezza alimentare nei supermercati: ogni anno oltre 2 milioni di controlli

VEB

I supermercati sono da considerarsi come i punti vendita più sicuri per gli acquisti “food” dei consumatori, e questo è possibile grazie ad un’infinità di controlli che ogni anno vengono effettuati dai differenti enti, e che a loro volta dipendono da 4 Ministeri: Agricoltura, Salute, Economia e Ambiente. In aggiunta troviamo anche i numerosi test messi in atto direttamente dalle catene distributive, che vengono però affidati ad enti indipendenti esterni. Questo significa che i prodotti alimentari a marchio, sono sottoposti ad un triplice controllo: dalle aziende fornitrici, dagli enti pubblici citati, e dalle catene distributive stesse.

Supermercati e controlli sistematici per la sicurezza alimentare

Sono ben venticinque gli organi preposti ai controlli sistematici dei prodotti alimentari dei supermercati, senza dimenticare quelli che sono tutti gli altri enti esterni selezionati direttamente dalle imprese distributive. Per comprendere meglio l’accuratezza di tali controlli, basti pensare che nell’anno 2017 ne sono stati effettuati ben 2,3 milioni, sommando ovviamente i vari punti vendita della GDO (Grande Distribuzione Organizzata).

Parliamo dunque di un complesso ecosistema con un’unica finalità: garantire la sicurezza del consumatore, provvedendo anche ad una sua corretta informazione. Basti pensare che all’interno dei circa 26.000 supermercati di differenti dimensioni sparsi sul territorio italiano, ogni anno le autorità competenti effettuano una media di 5 o 6 visite per ognuno di questi punti vendita, tutte finalizzate ad attività di controllo e verifica.

Tra l’altro, questo doveroso controllo quasi maniacale, viene effettuato anche all’estero. Sono sempre più numerosi infatti, i circuiti internazionali preposti a tali attività ai quali le nostre imprese distributive aderiscono. Questa rappresenta un’ulteriore garanzia per il consumatore, che da qualche anno a questa parte presta una particolare attenzione alle filiere controllate e ai sistemi di produzione in generale.

L’importanza dei controlli per la sicurezza alimentare

La parola sicurezza deriva dal latino, e letteralmente significa “senza preoccupazione”. Ed è esattamente in questo modo che deve sentirsi il consumatore, ovvero senza preoccupazioni che i prodotti alimentari acquistati possano in qualche modo arrecare dei danni alla salute. Ovviamente per non preoccuparsi, è necessario anche fidarsi dei punti vendita a cui si fa riferimento, e dell’intero ecosistema di controlli di cui abbiamo parlato.

Una delle catene meritevoli di fiducia in tal senso è Eurospin, nota azienda italiana della GDO presente sia sul nostro territorio che in Slovenia. Il nuovo volantino Eurospin include al suo interno moltissimi prodotti a marchio, tutti sottoposti a rigidissimi controlli, effettuati proprio per garantirne la genuinità. Da non dimenticare nemmeno come la catena attui una politica decisamente rigida circa la selezione dei fornitori.

La legislazione alimentare (CE) 178/2002

A questo punto sarà sicuramente più chiaro come il tema della sicurezza alimentare nelle catene dei supermercati sia di grande attenzione, nonché oggetto di notevoli investimenti da parte dei vari marchi. A regolamentare il settore troviamo una normativa molto precisa e articolata, quindi tutti i Paesi Membri dell’Unione Europea sono guidati da una serie di principi generali sulla nutrizione e gli alimenti in generale.

La legislazione (CE) 178/2002 stabilisce quindi alcuni parametri di riferimento per quanto concerne ogni fase della vita del prodotto: produzione, trasformazione e successiva distribuzione. Gli obiettivi generali di questa legge sono:

• Garantire la tutela della vita umana e della salute di ogni individuo.

• Garantire procedure legali nel commercio alimentare, tenendo comunque conto anche della salute degli animali, delle piante, e più in generale dell’ambiente.

• Garantire la libera circolazione di alimenti prodotti all’interno dell’UE.

• Favorire il commercio globale di alimenti sani facendo riferimento agli accordi e alle relative norme internazionali.

Parliamo dunque di un complesso sistema di norme, dove al primo posto viene sempre e comunque messa la tutela della salute del consumatore, nonché negata la possibilità che all’interno delle catene di supermercati possano circolare prodotti alimentari dannosi per i clienti.

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