Molte persone si sentono in colpa o confuse se, durante un momento di piacere personale, la mente corre a un ex partner. In realtà, si tratta di un comportamento più diffuso — e meno problematico — di quanto si possa immaginare.
Secondo una recente indagine condotta da Ohdoki, azienda specializzata in tecnologia per il benessere sessuale, il 76% degli uomini e il 59% delle donne ammette di pensare a un ex partner durante la masturbazione. Ma cosa significa davvero questo fenomeno?

Un ricordo che non fa male
La dottoressa Kristie Overstreet, sessuologa clinica certificata, spiega che richiamare alla mente esperienze passate può essere un modo sano per rielaborare momenti positivi di intimità. In particolare per le persone single, può trattarsi semplicemente di un “archivio” mentale familiare e rassicurante.
E anche se si è in una nuova relazione, non è detto che fantasticare su un ex rappresenti un problema. Come osserva Overstreet in un’intervista a The Everygirl, può perfino servire a migliorare l’intesa sessuale attuale, risvegliando consapevolezze e desideri sopiti.
Il fascino del proibito
Secondo la psicoterapeuta Pamela Stephenson Connolly, a volte le fantasie legate a ex amanti sono alimentate proprio dalla loro irraggiungibilità. Quello che una volta era reale oggi è proibito — e questo rende il ricordo ancora più stimolante. Il desiderio, infatti, non si alimenta solo di presenza ma anche di distanza.
Piacere solitario: una scelta consapevole
L’indagine Ohdoki ha anche rivelato un altro dato interessante: quasi il 30% delle persone preferisce la masturbazione al sesso di coppia. Le ragioni sono molteplici: controllo del ritmo, conoscenza del proprio corpo e assenza di pressione emotiva o sociale.
Secondo Gemma Nice, consulente sessuale e relazionale, l’autoerotismo permette un’esperienza più precisa e mirata, capace di portare a orgasmi più intensi proprio perché si elimina l’incognita del “fattore esterno”.
Uno studio svedese pubblicato dal Karolinska Institutet ha mostrato che in media le donne si masturbano circa nove volte al mese, ossia più di due volte a settimana. Questo dato suggerisce quanto il piacere solitario sia parte integrante di una vita sessuale equilibrata.
I limiti da non ignorare
Tuttavia, avverte Nice, un’eccessiva dipendenza dalla masturbazione può influenzare negativamente la qualità del sesso in coppia. Abituarsi a un certo tipo di stimolazione rischia di rendere meno appagante il contatto con il partner. Quando questo accade, il consiglio è quello di lavorare su una comunicazione più aperta, anche fuori dalla camera da letto.