Streptococco, attenzione alle infezioni soprattutto tra i bambini

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Le infezioni streptococciche sono causate da un gruppo di batteri chiamati streptococchi; ne esistono diversi tipi e le manifestazioni che ne derivano variano da lievi mal di gola a infezioni potenzialmente mortali del sangue o di organi.

Quelli più comuni che creano situazioni patologiche soprattutto nei bambini sono gli streptococchi beta-emolitici di gruppo A e B.

Gli streptococchi di gruppo A possono far comparire diverse patologie e sintomi come mal di gola, tonsillite, polmonite, scarlattina e infezioni della cute. Nella maggior parte dei casi l’infezione da streptococco è dovuta allo Streptococcus pyogenes che fa parte del gruppo A e provoca il più delle volte una faringite. I sintomi che compaiono più frequentemente sono quindi: gola rossa con presenza o meno di placche, linfonodi e tonsille gonfie, mal di testa e febbre.

Gli streptococchi di gruppo B possono rivelarsi più pericolosi in quanto responsabili di meningiti, endocarditi, artrite settica e setticemia.

Il gruppo B può causare anche infezioni del sangue, polmoniti e meningiti nei neonati. Un esame permette di stabilire durante la gravidanza se la donna sia portatrice del batterio. In questi casi la somministrazione di antibiotici endovena durante il travaglio può salvare la vita al neonato.

Anche gli adulti possono contrarre infezioni dal gruppo B, specialmente se anziani o già affetti da altri problemi di salute.

Streptococco, attenzione alle infezioni soprattutto tra i bambini

Streptococco attenzione alle infezioni soprattutto tra i bambini

Come si prende lo streptococco? Noi veniamo spesso in contatto con i batteri della specie streptococco che abitano nel nostro organismo in alcuni casi in maniera asintomatica. Nel momento in cui però il nostro sistema immunitario subisce un abbassamento delle difese ecco che le specie più aggressive di streptococco possono prendere il sopravvento facendo comparire uno o più sintomi.

Tra le diverse tipologia, l’angina streptococcica (o mal di gola da streptococco) è un’infezione batterica molto contagiosa che può colpire sia adulti che bambini; in genere è un’infezione non pericolosa, ma che se trascurata può causare complicanze gravi. Il medico può ricorrere a un rapido test per identificare il batterio nella gola e, se il test è positivo, prescrivere antibiotici per permettere un rapido miglioramento del paziente e proteggere altri dal contagio.

Importante in tutti i casi, dai più lievi ai più gravi, non sottovalutare il pericolo e a far chiarezza su questo temibile microorganismo arriva il magazine digitale A scuola di Salute redatto dall’Istituto Bambino Gesù e diretto dal professor Alberto G. Ugazio.

Gli esperti spiegano che spesso e volentieri le infiammazioni alla gola sono di origine virale, ma se attraverso un tampone si accerta la presenza dello streptococco beta emolitico di gruppo A (Sbega) – quello più classico quando il batterio attacca la gola – allora bisogna intervenire prontamente con la somministrazione dell’amoxicillina, un antibiotico da somministrarsi per bocca per 10 giorni, ovviamente sotto prescrizione medica.

Oggi, grazie alla diffusione di antibiotici sempre più potenti lo streptococco ha smesso di far paura come un tempo, ma nonostante questo le complicazioni che ne possono derivare non devono essere assolutamente sottovalutate.

Tra queste ci possono essere infatti le endocarditi che portano a infezioni delle cavità interne del cuore e anche al prolasso di alcune valvole fondamentali. C’è chi invece può arrivare da avere malattie reumatiche in grado di danneggiare per sempre i reni. Le infezioni più pericolose sono quelle causate dallo streptococco beta emolitico di gruppo A. In questi casi si deve passare a una somministrazione massiccia di antibiotici come l’amoxicillina.

Le infezioni da streptococco sono inoltre associate anche alle Pandas, acronimo inglese con cui si identificano i disordini neuropsichiatrici autoimmuni associati. Questi rari disordini riguardano l’età pediatrica, in genere tra i 2 e i 12 anni, si manifestano con tic o altri comportamenti compulsivi, esordio improvviso e acuto dopo un’infezione da streptococco SBEGA (per esempio una tonsillite o una scarlattina), periodi di remissione e anomalie neurologiche come iperattività motoria o movimenti involontari.

Nonostante le Pandas siano note da diverso tempo, non c’è assoluta certezza che l’infezione da streptococco sia l’unica causa, o comunque la principale, alla base di questo tipo di disordine.

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