Un’ipotesi rivoluzionaria sta scuotendo le fondamenta della fisica teorica: e se il tempo non fosse lineare, ma avesse tre dimensioni indipendenti, proprio come lo spazio? È questa la provocazione scientifica lanciata dal fisico Gunther Kletchka dell’Università dell’Alaska Fairbanks, autore di una recente pubblicazione sulla rivista peer-reviewed Reports in Advances of Physical Sciences.

Secondo la teoria proposta da Kletchka, il tempo non sarebbe un semplice flusso lineare da passato a futuro, ma una struttura tridimensionale, con orientamenti autonomi, capace di influenzare direttamente la nascita della materia, il movimento e persino lo stesso spazio.
Una nuova architettura dell’Universo: il tempo prima dello spazio
Tradizionalmente, la fisica considera l’Universo costruito su tre dimensioni spaziali e una temporale. Tuttavia, questa teoria rovescia la prospettiva: è il tempo la matrice primaria della realtà, mentre lo spazio ne sarebbe una conseguenza. Kletchka definisce un modello composto da sei dimensioni: tre assi temporali e tre assi spaziali, un quadro teorico che consente di descrivere fenomeni fisici complessi con maggiore precisione rispetto alla fisica standard.
In particolare, il modello mostra una notevole accuratezza nel descrivere la massa di particelle elementari come elettroni, muoni e quark. Questa proprietà ha attirato l’interesse di vari centri di ricerca, suggerendo implicazioni significative per la fisica delle particelle e la cosmologia.
Coerenza causale e osservabilità sperimentale
Un problema ricorrente nelle teorie del tempo multidimensionale è l’incoerenza causale: eventi che accadono prima delle loro cause o modelli non verificabili sperimentalmente. Il lavoro di Kletchka, invece, propone una struttura matematicamente coerente e fisicamente testabile, capace di integrare le nuove dimensioni del tempo senza violare i principi della causalità.
Come riportato da Scientific American e altri portali accademici, la validità di qualsiasi nuova teoria fisica dipende dalla sua verificabilità empirica. Per questo motivo, Kletchka invita ora la comunità scientifica a condurre esperimenti nel campo della fisica delle alte energie e della cosmologia teorica per confermare – o eventualmente confutare – le sue previsioni.
Una nuova era per la fisica teorica?
Sebbene la teoria sia ancora in fase preliminare e richieda conferme sperimentali rigorose, essa apre nuovi scenari nel tentativo di unificare meccanica quantistica e relatività generale. Un obiettivo che, come ricordano fonti autorevoli come Nature, è ancora lontano dall’essere raggiunto ma fondamentale per la comprensione ultima dell’Universo.