Ti piace l’odore della benzina? Non sei strano è normale

VEB

Ti sei mai chiesto perchè quando passi davanti ad un area di servizio, ad una pompa di benzina, ci sono persone che sembrano veramente godersi quel particolare profumo di carburante?

La ragione va oltre la semplice fragranza, ed è legata ai ricordi e alle emozioni che suscita. Approfondiamo un po’ questa curiosa inclinazione.

Ti piace odore della benzina Non sei strano e normale
Foto@Pixabay

La benzina non è una sostanza pura. Secondo l’ATSDR del CDC, può comprendere oltre 150 componenti chimici differenti. Pensate a una miscela di vari profumi, e tra questi spicca una componente: il benzene.

Questo composto chimico ha un odore piacevolmente dolce e il nostro olfatto può percepirlo anche in minime quantità. Quando lo respiriamo, non stimola solo il nostro senso dell’olfatto.

Ci provoca una breve sensazione di felicità. Come accade? Questo è legato a un meccanismo biologico che agisce sui nostri nervi e attiva una parte del nostro cervello responsabile delle sensazioni piacevoli, il sistema mesolimbico. Quando questo sistema viene stimolato, viene liberata dopamina, una molecola associata al piacere e al benessere.

Storicamente, il benzene aveva applicazioni sorprendenti. Nel 19° secolo, era presente in prodotti come aftershave e addirittura in alcuni prodotti per l’igiene femminile. Sorprendentemente, era anche utilizzato come solvente nel caffè senza caffeina. Ma questi usi sono stati abbandonati quando sono state riconosciute le sue proprietà nocive.

Un altro aspetto affascinante riguarda il legame tra l’odore della benzina e la nostalgia. Carl Engelking sostiene che l’interconnessione tra l’odore e i ricordi è molto forte.

Questo legame, spesso chiamato “effetto Proust” in onore dello scrittore Marcel Proust, illustra come certi profumi possano riportarci indietro nel tempo. Questo perché la zona del nostro cervello che riconosce gli odori è strettamente connessa con le aree legate alle emozioni e ai ricordi. L’aroma della benzina potrebbe farci tornare in mente vacanze passate o gite in auto da bambini. Ma a differenza del profumo caldo dei biscotti, il benzene ha anche un effetto sul nostro sistema nervoso, regalandoci quella sensazione di euforia.

La dopamina ha un ruolo centrale nel modo in cui reagiamo a certi odori. Funziona come un messaggero del piacere nel nostro cervello. Se un aroma, come la benzina o il cioccolato, stimola questa reazione, potremmo percepirlo in modo più intenso.

Studi recenti indicano che se la risposta di un particolare recettore della dopamina si attenua, la nostra capacità di percepire un odore si affievolisce. Ciò suggerisce che più un odore è gradito al nostro cervello, più lo percepiamo intensamente. Unendo le informazioni, questa relazione tra dopamina e olfatto può offrire spunti su tematiche più ampie come le variazioni dell’umore e le dipendenze. In pratica, i piacevoli ricordi legati a un odore diventano una sorta di gratificazione, rafforzando il nostro desiderio per quella fonte originaria.

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