Uno studio innovativo è stato condotto da una squadra di ricercatori da Germania, Repubblica Ceca e Stati Uniti, il quale potrebbe sconvolgere il nostro attuale concetto della formazione e della struttura interna della luna.
Fino ad ora, gli esperti del campo avevano l’ipotesi che sotto la superficie lunare vi fosse una porzione parzialmente liquefatta, ritenuta la causa principale della sua formazione. Tuttavia, i dati emergenti dal nuovo studio suggeriscono che questa sezione fusa potrebbe non essere presente.
Potrebbe essere possibile che il mantello lunare sia completamente solido al di sotto della sua crosta. Questa nuova visione, se confermata, potrebbe riscrivere la nostra comprensione di come si è formata la luna. La validità di ciascuno dei due modelli dovrà essere determinata da ulteriori ricerche e dall’analisi di campioni lunari aggiuntivi.
Mikaela Walterova, scienziata planetaria presso il Centro aerospaziale tedesco di Berlino, e i suoi colleghi hanno effettuato un’analisi confrontando due teorie differenti sulla struttura interna della luna. Hanno fatto uso di osservazioni sui ritmi del movimento lunare e il loro impatto sulle maree terrestri per dedurre informazioni sulla densità, viscosità e rigidezza dei materiali interni al nostro satellite.
Hanno osservato che la Luna si modifica ciclicamente, conducendo alla supposizione che questa deformazione potrebbe essere dovuta alla presenza di uno strato parzialmente fuso nel mantello lunare. Ma, alla luce delle recenti scoperte, si potrebbe anche pensare che le variazioni della Luna possano essere attribuite al comportamento delle rocce solide a basse temperature.
Al momento, non possiamo né negare né confermare nessuna delle due possibilità a causa della mancanza di dati sufficienti. Per far luce su questo enigma, saranno necessarie ulteriori ricerche e campioni di suolo lunare. Nonostante il nostro crescente apprendimento dell’interno della Luna, rimangono ancora molte domande a cui gli scienziati devono dare una risposta.
