Il Dipartimento dell’Agricoltura dell’Oregon (ODA) ha notato un notevole aumento di segnalazioni da parte di veterinari riguardo una misteriosa malattia canina, con oltre duecento casi riportati da metà agosto.

Questa malattia è stata osservata anche in altri stati, inclusi Colorado, Illinois, New Hampshire e Nevada, e sta guadagnando terreno. I sintomi osservati sono simili a quelli della tosse, naso che cola, febbre, letargia, perdita di appetito.
Tuttavia, questa malattia dura molto più delle sei-otto settimane tipiche delle infezioni respiratorie canine. In casi rari, può evolvere in polmonite acuta e portare a esiti fatali. Gli esperti non hanno ancora determinato se la malattia sia causata da un singolo agente patogeno e se sia un virus o un batterio.
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Sorprendentemente, gli antibiotici sembrano inefficaci contro questo misterioso agente, suggerendo la possibilità che, se si tratta di un batterio, possa aver sviluppato una certa resistenza. Andrea Cantu-Schomus, direttore delle comunicazioni dell’ODA, ha riferito che, sebbene i dati epidemiologici suggeriscano un’eziologia virale, i test respiratori comuni hanno dato risultati prevalentemente negativi. L’ODA consiglia cautela ma non allarmismo, poiché la maggior parte dei cani sani e vaccinati mostrano solo sintomi lievi e guariscono bene. Tuttavia, si raccomanda di evitare situazioni di contatto tra cani come corse, addestramento di gruppo o pensioni.
David Needle, veterinario presso l’Università del New Hampshire, ha condiviso con il New York Times che lui e il suo team stanno studiando questa strana infezione respiratoria da circa un anno. Stanno esaminando campioni da tutto il paese, ipotizzando che la malattia possa essere stata causata da mutazioni genetiche che hanno aumentato la virulenza del microrganismo. Needle e i suoi colleghi suggeriscono ai proprietari di cani di consultare immediatamente un veterinario se notano sintomi di infezione respiratoria.
Similmente alla tosse dei canili, che è un’infiammazione contagiosa della trachea e dei bronchi nei cani, causata da vari agenti patogeni, questa nuova malattia sembra avere un’origine multifattoriale. Secondo Cantu-Schomus, collaborare con un veterinario è essenziale per ottenere informazioni accurate e specifiche alla situazione del proprio animale.
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