Una nuova Stonehenge scoperta nei Paesi Bassi

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Gli archeologi olandesi hanno recentemente fatto una straordinaria scoperta nel cuore dei Paesi Bassi: un antico edificio religioso che ha affascinato gli studiosi di tutto il mondo. Conosciuta come la “Stonehenge dei Paesi Bassi“, questa struttura, stimata risalente a circa 4000 anni fa, ha rivelato non solo le antiche pratiche religiose ma anche una sorprendente conoscenza astronomica del tempo.

Una nuova Stonehenge scoperta nei Paesi Bassi
Una nuova Stonehenge scoperta nei Paesi Bassi (Foto@Pixabay)

Nel corso degli scavi, avviati nel 2017, è emerso che il tumulo, oltre ad essere un luogo di sepoltura, fungeva anche da calendario solare, in grado di segnalare date ed eventi specifici attraverso giochi di luce e ombre. Tuttavia, una delle scoperte più intriganti è stata una perla di vetro proveniente dalla Mesopotamia, moderno Iraq, sollevando domande sui legami commerciali e culturali tra antiche civiltà distanti migliaia di chilometri. Questo mistero affascinante sta attirando l’attenzione degli scienziati che sperano di svelare il significato di questa perla per gli abitanti dell’antica regione olandese.

La “Stonehenge dei Paesi Bassi”

Situato vicino alla città di Teel, a circa 50 chilometri a sud-est di Utrecht, la “Stonehenge dei Paesi Bassi” è stata definita dagli archeologi un singolare “santuario a cielo aperto“. Il tumulo principale, con un diametro di circa 20 metri, testimonia le antiche pratiche religiose e la conoscenza astronomica dei suoi costruttori.

Gli archeologi hanno scoperto i resti di 60 individui, uomini, donne e bambini, all’interno del tumulo, dimostrando che questo luogo aveva una duplice funzione: sepoltura e calendario solare. I passaggi all’interno del tumulo permettevano alla luce solare di filtrare in determinati giorni, creando spettacolari effetti di luce e ombra.

Questa struttura complessa testimonia le notevoli abilità astronomiche e la misurazione del tempo raggiunte dagli antichi abitanti dei Paesi Bassi.

Un enigma storico: La perla di vetro mesopotamica

Tra le scoperte fatte nel corso degli scavi, una delle più intriganti è stata una perla di vetro proveniente dalla Mesopotamia, nel territorio dell’odierno Iraq. Questa scoperta solleva domande sui possibili legami commerciali e culturali tra le antiche civiltà distanti migliaia di chilometri.

Considerando la notevole distanza tra questi due luoghi, circa cinquemila chilometri, gli studiosi si interrogano su come questa perla sia giunta nei Paesi Bassi e quale significato avesse per gli abitanti dell’antica regione. Questo enigma affascinante sta spingendo gli archeologi a condurre ulteriori ricerche per svelare la storia e il possibile significato di questa perla nella cultura dei Paesi Bassi dell’antichità.

Importanza storica e durata dell’area

Oltre alla scoperta del principale tumulo calendario, gli archeologi hanno anche portato alla luce altri due tumuli più piccoli, utilizzati per le sepolture per circa 800 anni. Questo testimonia l’importanza duratura di questa regione per l’antica popolazione olandese. L’area ha servito come luogo sacro e centro culturale per molte generazioni, lasciando dietro di sé tracce tangibili della loro religione e delle loro conoscenze astronomiche.

Gli scienziati sperano di risolvere questo enigma per svelare il significato di questa perla per gli antichi abitanti di questa regione. Questa scoperta rivela ancora una volta la ricchezza della storia nascosta sotto i nostri piedi e l’importanza di continuare le ricerche archeologiche per comprendere meglio le antiche civiltà che ci hanno preceduto.

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