E’ stata definita la “famiglia senza cuore” quella che ha deciso di vendere il proprio cane per un motivo veramente futile.
Una famiglia del Norfolk è stata messa sotto accusa sui social per aver tentato di liberarsi del loro cane per una ragione insolita.
Quando si tratta dei nostri animali domestici, chi davvero li ama, li tratta come qualsiasi altro membro della famiglia, si cerca di comprare il cibo migliore, si amano.
Così non sembra esser stato per una famiglia di Norwich, un uomo di nome Nigel ha pubblicato un annuncio mettendo in vendita Jack Russell, di sei anni, che faceva ormai parte della famiglia.
Il cane, che la famiglia ha avuto da quando era solo un cucciolo, apparentemente ha deciso di venderlo perché hanno appena fatto ristrutturare la loro casa e non vogliono che il cane possa distruggere i nuovi mobili.
Un utente di Twitter di nome Jon ha individuato l’annuncio, che è stato rimosso da allora, e lo ha condiviso incredibilmente sui social media.
Il post completo recita: “Abbiamo un Jack Russell in vendita, lo abbiamo avuto da quando era un cucciolo e ora ha sei anni. Abbiamo completamente rinnovato la nostra casa e siamo quasi pronti per i nostri nuovi divani che sono molto costosi e in pelle e non posso correre il rischio che lui ci salga sopra“.
“Adora camminare ed è molto intelligente, ma i Jack Russell si eccitano facilmente“.
La pubblicità continua dicendo che il cane, di nome Elsie, è molto affettuoso e sarebbe l’ideale per una coppia di anziani.
Oltre 300 persone hanno condiviso la loro indignazione per l’annuncio.
Una persona ha scritto: “Non riesco a credere che ti libereresti di un cane che hai avuto per sei anni perché stai per ricevere un nuovo divano e pubblicizzi felicemente questo fatto. Sicuramente se hai amato il tuo animale domestico questo viene prima di un divano che persone senza cuore è solo un povero cane sostituito da beni materiali. ”
Un altro ha scritto: “L’elenco delle cose che dovrei mettere da parte prima di rinunciare al mio cane è troppo lungo per parlare: Non vado nemmeno in vacanza se non posso portarlo con me“.
