Quando il caldo si fa insopportabile, la prima cosa che viene in mente a molti è accendere un ventilatore per trovare sollievo. Ma cosa succederebbe se questo semplice gesto potesse fare più male che bene? Un recente studio getta nuova luce sugli effetti dei ventilatori, suggerendo che la loro efficacia non è universale e, in determinate condizioni, possono addirittura aumentare la temperatura corporea, soprattutto nelle persone anziane o fragili. Vediamo nel dettaglio quali sono i fattori che determinano l’utilità di questi dispositivi e in quali situazioni è meglio evitarli.

Non è solo la temperatura: l’umidità fa la differenza
Lo studio, condotto da un team di ricercatori di prestigiose università australiane e canadesi, ha esaminato gli effetti dei ventilatori su 58 anziani (età media 68 anni) in diverse condizioni ambientali. I risultati sono stati sorprendenti. In un ambiente caldo e umido (38∘C e 60% di umidità relativa), l’uso di un ventilatore ad alta velocità ha effettivamente abbassato la temperatura corporea dei partecipanti di circa 0.1∘C. Inoltre, i soggetti hanno riferito una maggiore sensazione di comfort e benessere.
Tuttavia, lo scenario cambia drasticamente in condizioni di caldo estremo e secco (45∘C e 15% di umidità). In questo caso, l’uso del ventilatore ha avuto l’effetto opposto, aumentando la temperatura corporea dei partecipanti di 0.3∘C. La spiegazione è semplice: in un clima secco, il ventilatore soffia aria calda sul corpo, agendo come una sorta di forno e impedendo al naturale processo di sudorazione di raffreddare la pelle in modo efficace.
Ventilatori e salute: a chi rivolgersi
Questi dati sono particolarmente rilevanti per le persone più vulnerabili alle ondate di calore, come gli anziani e chi soffre di patologie cardiovascolari. Studi precedenti hanno già ampiamente documentato il legame tra l’aumento delle temperature e il rischio di morte per cause cardiache, un rischio che può addirittura triplicare durante un’ondata di calore.
L’uso dei ventilatori, da solo, non è sufficiente a garantire la sicurezza in queste situazioni. I ricercatori suggeriscono che, in assenza di aria condizionata, è fondamentale adottare altre misure. Le aree di raffreddamento comuni, come i centri anziani o le biblioteche pubbliche, e i sistemi di allerta termica personalizzati potrebbero offrire una protezione più efficace.
Per approfondire, puoi consultare lo studio originale pubblicato su autorevoli riviste scientifiche, oppure i siti web di organizzazioni come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) o i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC), che offrono linee guida e raccomandazioni dettagliate su come affrontare le ondate di calore in modo sicuro.
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