Un recente studio scientifico apre nuove prospettive sul viaggio nel tempo, eliminando il principale ostacolo teorico: i paradossi temporali. La ricerca, condotta da due studiosi australiani, propone un modello che potrebbe cambiare per sempre il modo in cui comprendiamo lo scorrere del tempo.

Viaggio nel tempo: compatibile con libero arbitrio e determinismo
Pubblicata sulla rivista Classical and Quantum Gravity, l’indagine condotta da Herman Tobar e Fabio Costa dell’Università del Queensland affronta il concetto delle curve chiuse di tipo tempo (CTC), introdotte per la prima volta da Einstein. Secondo i ricercatori, queste curve permettono di tornare indietro nel tempo senza generare contraddizioni.
Il punto chiave dello studio è la coesistenza tra determinismo e libertà di scelta. All’interno di una CTC, certi eventi restano fissi nel tempo, mentre altri possono variare senza compromettere la coerenza della linea temporale.
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Un esempio pratico fornito dai ricercatori è quello di viaggiare indietro per impedire la diffusione del COVID-19. Anche se si cerca di impedire il contagio del paziente zero, gli eventi si riorganizzerebbero per far sì che l’infezione abbia comunque origine, magari proprio a causa dell’intervento del viaggiatore. Questa dinamica annulla il classico paradosso secondo cui un’azione nel passato renderebbe impossibile il futuro che l’ha originata.

L’autocorrezione del tempo: addio ai paradossi
Secondo Tobar, qualsiasi tentativo di creare un paradosso viene automaticamente neutralizzato. È come se l’universo avesse un meccanismo di “auto-riparazione”, capace di aggirare ogni anomalia introdotta nel flusso temporale.
Questo concetto, noto come coerenza temporale, suggerisce che la storia può essere influenzata ma non contraddetta. In pratica, non è possibile alterare il passato in modo tale da impedirne la causa.
Dal punto di vista scientifico, questa scoperta rappresenta un passo importante verso una comprensione più completa della struttura del tempo. Anche se non ci sono ancora tecnologie per sperimentare viaggi temporali concreti, la teoria riduce i rischi concettuali associati a tali esperimenti.
Conclusione
Il viaggio nel tempo potrebbe essere meno fantascienza di quanto pensassimo. Grazie a questo nuovo modello teorico, i limiti imposti dai paradossi sembrano superabili. Anche se resta ancora molto da scoprire, la fisica moderna fa un passo avanti nella direzione giusta.
Per chi desidera approfondire, consigliamo la lettura dell’articolo originale su Classical and Quantum Gravity o le analisi divulgative su NASA e Nature.
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