Acufene, forse trovata una nuova cura

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Numerose persone soffrono di acufene, spesso senza comprenderne l’origine.

A lungo considerato un disturbo senza soluzione, recenti avanzamenti tecnologici hanno permesso ricerche che hanno portato allo sviluppo di metodi innovativi per attenuare i sintomi e incrementare il benessere di chi è affetto da questa problematica.

Acufene forse trovata una nuova cura
Foto@Pixabay

L’acufene, essendo un indicatore di altri problemi piuttosto che una patologia autonoma, può derivare da varie cause, tra cui la malattia di Meniere, ipertensione, diminuzione dell’udito dovuta all’età o disturbi auricolari legati all’uso di farmaci. Nonostante manchi un medicinale specifico per questa condizione, Treble Health propone un’opzione promettente per coloro che ne soffrono.

Gli scienziati hanno creato Treble Maskers, una gamma di strumenti basati sul cognitivo-comportamentale. Il set include cuffie per il sonno, esercizi di consapevolezza e maschere acustiche per l’acufene, fondendo formazione sull’acufene e terapia sonora.

La terapia sonora impiega dispositivi di mascheramento per diffondere rumori bianchi o rosa, con il rumore bianco che mescola diverse frequenze e il rosa che offre un tono più dolce. Sono consigliati suoni calmanti come l’acqua o i grilli.

Questi dispositivi di mascheramento rappresentano un trattamento efficace e accessibile contro l’acufene. Intanto, gli scienziati proseguono nella ricerca di una soluzione definitiva, mirando alla radice del problema.

Ricerche su ratti con acufene cronico hanno mostrato risultati incoraggianti. Stimolando il nervo cervicale dei roditori e riproducendo vari toni, gli scienziati sono riusciti a eliminare l’acufene. Questo lascia sperare in possibili cure per gli umani.

L’approccio usato, conosciuto come stimolazione del nervo vago (VNS), mira a modificare l’attività cerebrale. Dopo tre settimane di trattamento, i ratti hanno mostrato un netto miglioramento, come rilevato dall’analisi dell’attività cerebrale.

Il nostro obiettivo non è solo mascherare l’acufene, ma eliminarne la causa“, ha spiegato il dottor Michael Kilgard dell’Università del Texas.

Questo trattamento, ancora in fase sperimentale sugli animali, evidenzia un potenziale futuro per l’eradicazione dell’acufene negli umani, offrendo speranza a chi ne è afflitto.

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