All you can eat: scoppia la mania sui social

VEB

Da anni ormai sui menù, sui manifesti giganti che tappezzano le nostre strade, sui volantini e sulle pagine Facebook ed in generale social che fanno pubblicità ai locali si legge la formula “All you can eat”.

Se all’inizio sembrava riservata solo ai ristoranti di matrice asiatica, cinese e giapponese in primis, sempre più locali anche italiani si sono adeguati e ormai non sono poche le pizzerie, le paninoteche ed i ristoranti che offrono questa formula.

Ma, essenzialmente, di cosa si tratta?

Come suggerisce lo stesso nome, si può mangiare fino a quando si riesce: in pratica si può continuare ad ordinare fino a quando non si è sazi, ed il tutto ad un prezzo fisso che viene proposto dal gestore.

Una follia, penserete voi, ma in realtà, se sono sempre più coloro che la propongono, il guadagno c’è comunque: dopotutto, teoricamente, è facile pensare di poter ordinare tantissimo, ma concretamente quanti possono realmente ordinare oltre un certo massimo, che il proprietario ha cautamente considerato per stabilire il prezzo?

E non mancano neppure le regole: coperto, dolci e bevanda sono nella maggior parte dei casi esclusi dal prezzo fisso, e questi sono fattori che fanno lievitare il prezzo.

Ma la regola fondamentale è un’altra: si può ordinare fino a quando e quanto si vuole, ma a patto di non lasciare avanzi, pena il pagare il piatto al costo del menu alla carta.

Molti ristoranti, soprattutto giapponesi, inseriscono poi ulteriori restrizioni, come il numero di ordinazioni massime o il limite sui piatti di pesce crudo, che è molto più costoso e rischia quindi di far andare il ristorante in perdita.

E voi? Ci siete mai stati ed apprezzate questa formula?

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