Archiviati gli stravizi di Natale, nonostante il freddo e il gelo che hanno invaso la nostra penisola è già iniziato il conto alla rovescia per le vacanze estive.
Sarà importante scegliere la meta giusta e la perfetta compagnia, ma è anche tanto il desiderio di sfoggiare un fisico asciutto e scolpito, ed è per questo che in tantissimi hanno scelto di mettersi a dieta.
La dieta non va mai sottovalutata: un fai da te non ponderato opportunamente non solo non aiuta il corpo, ma addirittura rischia di danneggiare l’equilibrio ed il benessere generale?
La scelta migliore è sempre rivolgersi ad uno specialista, ma quale scegliere? Chi preferire tra dietista, dietologo e nutrizionista?
Se la scelta è assolutamente personale, è fondamentale conoscerne le differenze.
Iniziamo dal dietologo: questo è un medico, laureato in medicina e specializzazione di 4 anni in Scienze dell’Alimentazione.
Ha quindi tutte le competenze e gli strumenti per fare una vera e propria diagnosi dell’eventuale sovrappeso o obesità del paziente, procedendo all’anamnesi, prescrivendo i dovuti esami e poi procedendo alla stesura di un piano personalizzato di dimagrimento.
Sempre laureato, ma con competenze più limitate, è il dietista, che è un operatore sanitario individuato dal Decreto del Ministero della Sanità del 14 settembre 1994, in possesso della laurea triennale in Dietistica (L/SNT/3).
Il dietista naturalmente può prescrivere diete, ma anche svolgere in autonomia attività educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione corretta, oltre ad occuparsi della giusta alimentazione da seguire quando si è affetti da una determinata patologia.
Il titolo di nutrizionista si acquisisce invece con la laurea magistrale della durata di due anni in scienza dell’alimentazione e a tale corso possono accedere farmacisti, biologi, dietisti ed altre figure professionali.
In sostanza, il termine nutrizionista si riferisce sia al medico nutrizionista o dietologo, sia al dietista, sia al biologo nutrizionista.
Il biologo nutrizionista, nello specifico, ha molte più limitazioni rispetto ai colleghi: può infatti valutare i fabbisogni nutritivi ed energetici dei pazienti, può prescrivere delle diete ma non può assolutamente prescrivere farmaci.
In caso si soffra di una qualsivoglia patologia, quindi, non ci si può rivolgere al nutrizionista.