Analogico e digitale: l’intrattenimento si fa insieme

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Con la progressiva digitalizzazione dei processi produttivi, dei sistemi di pagamento, delle modalità di acquisto, come anche della comunicazione e dell’intrattenimento, si è fatto strada anche un inevitabile paragone tra il concetto di analogico e quello di digitale.

Analogico e digitale intrattenimento si fa insieme
Foto di JESHOOTS.COM su Unsplash

Se con “analogico” si intende un’attività che si svolge tramite un supporto fisico (dalle macchine tradizionali al Bancomat, da un gioco da tavolo a una tessera fedeltà), con “digitale” si fa riferimento alla dematerializzazione dei supporti stessi, o comunque a un diverso tipo di segnale, come nel caso delle Tv, dei contenuti musicali e della telefonia.

Ne consegue che, con il tempo, si è fatta strada un’idea di contrapposizione netta tra i due termini e, soprattutto, una sorta di esclusività associata ad essi: qualcosa o è analogico o è digitale, senza interazioni e vie di mezzo.

In realtà grazie a Internet e alle tecnologie digitali il recente passato “analogico” viene recuperato e rimodulato e, in qualche misura, riscoperto. Ne è un esempio la moda del “vintage” e del “retrò”: sono sempre di più coloro che, da collezionisti o da semplici appassionati, cercano in Rete oggetti del passato, dai gettoni telefonici alle schede, dalle macchine da scrivere alle radio d’epoca, passando per le musicassette, le videocassette, i giochi in scatola, e chi più ne ha più ne metta.

Nondimeno, in alcuni settori analogico e digitale convivono in maniera pacifica: basta guardare le piattaforme che vendono libri, tipo Amazon o Ibs, per vedere come la versione cartacea dei testi sia sempre affiancata da audiolibri e da versioni digitali per Kindle o in pdf.

Non solo: alcune importanti aziende leader delle tecnologie più sofisticate stanno via via proponendo modelli di prodotti “ex novo”, completamente ispirati al passato. Dagli “Apple Watch Ultra”, che recuperano il concetto di tasto, fino al Sony Walkman NW-ZX700, ispirato al celeberrimo lettore di musicassette, conosciutissimo dalla generazione Millennials.

L’intrattenimento è uno dei comparti in cui la rinnovata intesa tra analogico e digitale si fa più sentire. Nel caso dei giochi, ad esempio, una delle nuove mode, ormai ampiamente consolidate, è quella del “retrogaming”, ovvero il grande ritorno di titoli ispirati al passato, come gli sparatutto, i puzzle, gli Arcade, e di console vintage anni Ottanta quali Nintendo, Game Boy, Sega Master System, Mega Drive, e così via, sulla scia dei ricordi. Non mancano inoltre, nel catalogo dell’Apple Store e del Play Store, applicazioni videoludiche in stile “retrò”, le quali includono personaggi che vanno da Pacman a SuperMario.

In un altro ramo dell’intrattenimento, quello del gioco pubblico, l’incontro tra analogico e digitale è spesso percepito come un confine piuttosto nitido tra sale fisiche e virtuali. In realtà gli operatori della filiera hanno compreso il vantaggio dell’incontro e della multicanalità, tanto che i casinò terrestri autorizzati stanno aprendo anche delle sezioni “telematiche” nei propri siti. Dall’altro lato le piattaforme online autorizzate cercano di ricreare le atmosfere delle sale storiche adibite al gioco. Nei siti con slot machine online gli appassionati trovano infatti un palinsesto di macchine digitali sviluppate da software house di ultima generazione, capaci di ricreare in modalità “live” l’esperienza del gioco, tra luci, colori, suoni, simboli classici, rulli da attivare col click.

Proprio i suoni rimandano a un altro settore fortemente investito dalla combo “analogico-digitale”: quello della musica. Da un lato i supporti per l’ascolto si sono via via dematerializzati, fino a diventare dei veri e propri software o app per mobile – si pensi al successo di Spotify – ma, dall’altro lato, non mancano negli store di elettronica e online dei lettori nuovi sul mercato per poter riascoltare vecchi vinili, oppure convertitori in grado di riversare su supporto digitale le musicassette e i cd.

Lo stesso si può dire per il cinema e l’intrattenimento video: da un lato le tv in streaming on demand tipo Netflix, Paramount +, Mediaset Infinity, Sky e Amazon Prime hanno rappresentato un’alternativa concorrente alle sale, con i loro “pacchetti cinema” a basso costo. Dall’altro, però, servono a riscoprire vecchi classici cinematografici mai dimenticati, oppure a promuovere una nuova pellicola attraverso, ad esempio, la trasmissione dei precedenti episodi di una saga. Questo accade anche con YouTube, che sempre più spesso viene utilizzato per rivedere vecchi spot, spezzoni di film, video appartenenti a un passato che i nostalgici non intendono dimenticare.

Anche la fotografia analogica, cambiando settore, non sembra avere risentito della concorrenza digitale fino a scomparire, anzi. Le case produttrici hanno iniziato a realizzare modelli di macchine stile “Polaroid”, apprezzate per l’istantaneità e per la convivialità dello scatto, mentre – dal versante opposto – gli smartphone con telecamera integrata affinano sempre di più la qualità e la resa grafica. Ognuno, a seconda dei propri gusti e inclinazioni, può scegliere dove collocarsi nella sottile linea di confine tra analogico e digitale.

C’è anche chi, per chiudere con una curiosità, fa di questo incontro un’arte, come ad esempio la scultrice Natalie Wong, che ha realizzato dei modelli di console in carta, da Game Boy a PlayStation, in pieno gusto retrò.

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