Animali notturni, ecco quali sono le loro peculiarità

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La flora e la fauna del nostro pianeta sono ricchissimi di specie ed esemplari, potenzialmente impossibili da conoscere tutti.

Soprattutto quando si parla di animali, ogni singolo ecosistema ha le sue specie, i suoi esemplari, le sue caratteristiche distintive essenziali per la sopravvivenza stessa.

Un esempio per tutti è quello degli animali notturni, animali che nei secoli hanno sviluppato caratteristiche ed abilità tali da riuscire a sopravvivere alle condizioni più estreme e a tutti i pericoli che la notte sovente nasconde.

Gli animali notturni sono generalmente tutti quegli animali che praticano le loro attività principalmente dopo il tramonto del sole.

Quali sono le loro peculiarità?

In primis, hanno occhi capaci di vedere anche nell’oscurità e olfatto o udito molto sviluppati, che consentono loro di muoversi nella notte.

Nei loro occhi è presente uno speciale strato di cellule chiamato tapetum lucidum, che ha il compito di riflettere la luce verso la retina e permette di aumentare la capacità visiva in condizioni di scarsa luminosità.

Impossibile fare un elenco esaustivo che riesca a comprendere mammiferi, rettili, uccelli e insetti, ma tra i più noti c’è senza dubbio il gatto: anche se vive nelle nostre case e quindi si adatta alle nostre abitudini, il gatto è comunque un animale che ama vivere e stare in attività di notte.

Probabilmente l’animale notturno più conosciuto al mondo è il pipistrello, ma sono noti anche civetta, gufo e barbagianni.

I rettili per definizione amano di più il calore del sole ma esistono alcune famiglie che invece si muovono più agilmente di notte come i gechi.

Numerosi anche gli insetti che presentano adattamenti per l’attività notturna, ad esempio la zanzara, la lucciola e la falena.

 

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