Anunnaki erano Dei che hanno creato il mondo?

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Gli Anunnaki rivestono un ruolo di rilievo nel pantheon delle antiche divinità mesopotamiche, avendo legami profondi con l’origine dell’umanità e le concezioni cosmologiche antiche.

Anunnaki erano Dei che hanno creato il mondo

Si narra che questi esseri divini siano discesi da un remoto corpo celeste denominato Nibiru, talvolta identificato come il “dodicesimo pianeta” del nostro sistema solare, alla ricerca di risorse essenziali, in particolare oro, per preservare il loro pianeta natale in declino. Fu l’abbondanza di oro terrestre a catturare la loro attenzione e a spingerli a intraprendere operazioni minerarie su vasta scala sul nostro pianeta.

Affrontando le severe condizioni terrestri, si dice che gli Anunnaki abbiano progettato l’uomo per alleggerire il fardello delle attività minerarie. Questo racconto mitologico posiziona l’essere umano come una creazione diretta dell’avanzata tecnologia Anunnaki.

Secondo il mito, fu l’intervento degli Anunnaki a catalizzare lo sviluppo accelerato delle prime civiltà umane. Essi sono accreditati di aver trasmesso all’umanità conoscenze e competenze fondamentali, come l’agricoltura e la scrittura, che furono determinanti per il fiorire delle società nell’antica Mesopotamia, berceau della civiltà. In questa narrazione, gli Anunnaki assumono il ruolo di mentori e custodi del genere umano, oltre che di suoi creatori.

Tuttavia, è fondamentale approcciare questi racconti con uno spirito critico. Le evidenze scientifiche e archeologiche moderne non sostengono l’esistenza di Nibiru né il coinvolgimento degli Anunnaki nella nostra storia evolutiva. Le storie sugli Anunnaki, simili ad altre narrazioni mitologiche, dovrebbero essere interpretate come espressioni degli sforzi umani di dare senso all’ambiente circostante, attribuendo a miti e leggende l’origine di fenomeni naturali e delle strutture sociali.

Le teorie di autori come Zecharia Sitchin, che hanno contribuito alla fama degli Anunnaki, si basano su letture dei testi antichi che molti specialisti ritengono discutibili. È cruciale, quindi, mantenere una netta distinzione tra fonti mitologiche e dati storico-archeologici concreti.

Mentre procediamo nello studio dei testi antichi e dei ritrovamenti archeologici, l’esplorazione del confine tra mito e realtà storica emerge come un fascinoso campo di ricerca. Anche se gli Anunnaki potrebbero non aver plasmato l’umanità nel modo suggerito dai miti, le loro leggende offrono uno sguardo intrinseco sulle concezioni spirituali e sulle visioni del mondo delle civiltà mesopotamiche antiche.

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