Attribuiti generalmente ai dipendenti pubblici, in realtà anche molti impiegati di aziende private che rispettano determinati orari di lavoro si vedono riconosciuti, come integrazione allo stipendio, i buoni pasto: ma cosa sono e come si utilizzano?
I buoni pasto altro non sono che dei titoli di pagamento di un determinato valore che sono consegnati dal datore di lavoro ai propri dipendenti come servizio sostitutivo della mensa.
I lavoratori hanno diritto a un buono pasto al giorno, per ogni giorno effettivamente lavorato, e fino al valore di €5.29 per i buoni pasto cartacei e € 7.00 per il servizio buono pasto elettronico è prevista esenzione da oneri fiscali e previdenziali.
Un vantaggio senza dubbio per il dipendente, che può consumare quello che preferisce durante la pausa pranzo, sia presso la grande distribuzione, i mercati, gli agriturismi o per prodotti gastronomici pronti al consumo.
I ticket sono utilizzabili esclusivamente dal titolare, non sono cedibili né commercializzabili o convertibili in denaro. Inoltre il Decreto MISE 122/2017 ha stabilito che non possono essere usati più di 8 ticket per volta.
Il buono va speso interamente e non dà diritto a resto.
Attenzione, però: non tutti i negozi, ristoranti, bar, supermercati o alimentari accettano i buoni pasto, ed è sempre quindi buona norma chiedere prima di fare la spesa, se si ha intenzione di utilizzarli.