C’è chi lo ama ristretto, chi invece come gli americani lo ama bello lungo, chi ancora lo gradisce corretto: quel che è certo è che nel mondo sono pochissimi quelli che non gradiscono una buona tazza di oro nero.
Il caffè è diffuso ed apprezzato in tutto il mondo, adatto ad ogni momento della giornata, dalla colazione alla pausa pomeridiana, benefico per tenersi svegli ma anche per passare un momento spensierato in compagnia.
Ma se ogni momento è quello buono per la classica “tazzulella di caffè”, per dirla alla napoletana, attenti a non esagerare.
Il monito arriva dagli esperti della Fda, che spiegano come ci sia un limite giornaliero da non oltrepassare per non correre rischi.
Nello specifico, secondo la Food and drug administration (Fda), l’agenzia Usa che regola i farmaci, via libera al caffè ma non oltre le 4-5 tazzine giornaliere: oltre questo limite si iniziano ad avere insonnia, tremolii, ansia o tachicardia.
Facile, quindi: basta attenersi ad un massimo di 5 tazzine e stiamo sereni?
Non è però tutto così semplice: la caffeina è infatti presente in cibi confezionati, integratori dietetici e bibite, in quantità sovente anche elevate, come raccontano le etichette.
Per fare qualche esempio, una lattina di bibita caffeinata ne contiene tra i 30 e 40 milligrammi, mentre una tazza di te verde o nero 30-50, una tazzina di caffè dagli 80 ai 100 milligrammi, e gli energy drink fino a 250.
Attenzione, quindi: nel conteggio giornaliero, al numero di tazzine di caffè prese al bar o a casa, ricordiamoci di aggiungere la caffeina presente in bibite e alimenti.
Ci renderemo conto, quasi sicuramente, che basta poco ad oltrepassare la dose giornaliera consigliata.