Con l’arrivo delle festività natalizie, cresce la preoccupazione per un crimine insidioso che minaccia la sicurezza delle serate in compagnia: il drink spiking, ossia l’aggiunta di sostanze estranee nelle bevande per rendere le vittime vulnerabili. Questa pratica, in aumento in molti paesi, rappresenta un grave rischio per chiunque frequenti bar, club o feste.
Secondo i dati, solo lo scorso anno sono stati segnalati circa 7.000 casi di drink spiking in Inghilterra e Galles, ma si ritiene che la cifra reale sia molto più alta a causa delle numerose denunce non presentate. Di fronte a questo crescente fenomeno, il governo britannico sta adottando misure per intensificare la lotta contro questo crimine.
Cos’è il Drink Spiking?
Il drink spiking si verifica quando qualcuno aggiunge intenzionalmente una sostanza, come alcol, droghe o farmaci, a una bevanda senza il consenso del destinatario. Questa pratica può essere attuata per diversi scopi, tra cui:
- Rapina
- Violenza sessuale
- Umiliazione o vendetta personale
Contrariamente a quanto si pensa, non coinvolge solo l’aggiunta di droghe pesanti; anche versare alcol in un drink analcolico senza il consenso della persona costituisce drink spiking. La gravità di questa pratica risiede nella reazione imprevedibile del corpo, che può variare da disorientamento a conseguenze potenzialmente letali.
Sintomi del Drink Spiking
Riconoscere i segnali è fondamentale per intervenire tempestivamente. Secondo il dott. Lawrence Cunningham, esperto di salute e sicurezza, i sintomi più comuni includono:
- Vertigini improvvise
- Confusione mentale
- Nausea e vomito
- Sonnolenza e perdita di coscienza
- Comportamento anomalo o fuori dal comune
In alcuni casi, le vittime possono manifestare una forma grave di intossicazione che non corrisponde alla quantità di alcol consumata. Gli effetti a lungo termine possono essere altrettanto devastanti, portando a disturbi come ansia, disturbo post-traumatico da stress (PTSD) e, in casi estremi, alla morte.
Cosa fanno i governi
Molti governi, tra i quali quello inglese, come rivela il Daily Star, stanno cercando di trovare delle soluzioni implementando questi 3 punti:
- Rendere il drink spiking un reato penale specifico: La nuova legge punirà chiunque venga sorpreso ad alterare bevande, con pene che potrebbero arrivare fino a 10 anni di carcere.
- Migliorare la formazione del personale nei locali notturni: Circa 10.000 baristi riceveranno una formazione per prevenire e gestire casi di drink spiking.
- Promuovere azioni coordinate con la polizia e l’industria: Un piano strategico che mira a supportare le vittime, raccogliere prove e perseguire i responsabili.
Come Proteggersi dal Drink Spiking
Per ridurre il rischio di essere vittima di drink spiking, è importante adottare alcune precauzioni:
- Non lasciare mai incustodite le bevande.
- Evita di accettare drink da sconosciuti.
- Usa coperchi o dispositivi anti-manomissione per i bicchieri.
- Fai attenzione ai sintomi improvvisi in te stesso o nei tuoi amici.
- In caso di sospetto, avvisa immediatamente il personale del locale o le forze dell’ordine.
Un Problema da Affrontare con Serietà
Sebbene il drink spiking sia già considerato un reato, le statistiche dimostrano che solo una minima parte dei casi viene perseguita con successo. Attualmente nel Regno Unito si spera che le nuove leggi e le iniziative mirate possano invertire questa tendenza, rendendo le serate festive più sicure per tutti.