Mettiamo da parte le diatribe generazionali: la storia, anche quella tecnologica e di costume, si ripete sempre. Ciò che un tempo sembrava polvere, torna in auge. La Generazione Z sta riscoprendo e abbracciando con entusiasmo la nostalgia degli anni ’90, un’era analogica e dal fascino grunge. Questa inversione di rotta non è casuale, ma risponde a un bisogno profondo di semplicità e autenticità in un mondo digitale sempre più saturo.
La Gen Z, cresciuta nell’iperconnessione, sta cercando attivamente un antidoto alla “fatica da schermo” e all’eccesso di stimoli. L’accessibilità e la complessità degli smartphone moderni spingono i giovani verso la semplicità rinfrescante delle vecchie tecnologie. Molte di queste “reliquie” dimenticate stanno tornando di moda proprio perché offrono una via di fuga intenzionale dal rumore digitale.

La Risposta Analogica all’Eccesso Digitale
La riscoperta di questi oggetti non è solo una moda vintage; è un modo consapevole per ridefinire il rapporto con la tecnologia.
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1. Telefoni a Conchiglia (i “Dumbphones”) Nati in un mondo di schermi sempre accesi, i giovani di oggi sono i primi a denunciare apertamente gli effetti negativi dei social media sulla salute mentale. Il telefono a conchiglia (o dumbphone) rappresenta il modo più radicale per arginare questa abitudine: permette di chiamare e messaggiare, ma basta. Niente scrolling infinito o notifiche assillanti. Secondo Reuters, nel Regno Unito sono stati venduti circa 450.000 di questi dispositivi nel 2024. Jose Briones, influencer di telefonia e moderatore del subreddit r/dumbphones, ha notato: “Sono stanchi degli schermi e stanno cercando di fare dei tagli” alla loro vita digitale. Questa è una vera e propria tendenza anti-smartphone.
2. Auricolari Cablati Sembrano un passo indietro, ma la loro popolarità sta crescendo per la pura praticità. Gli auricolari con il filo funzionano e basta, eliminando l’ansia da batteria scarica o la frustrazione di smarrire costosi AirPods. Sono anche significativamente più economici: Apple stessa continua a vendere auricolari cablati a prezzi nettamente inferiori ai modelli wireless (ad esempio, $19 contro oltre $100), riconoscendo la preferenza di una fetta di clientela. Per la Gen Z, attenta al budget, sono un’alternativa funzionale ed economica.
3. Fotocamere Digitali (Compatte) Per una generazione abituata a scattare e condividere istantaneamente migliaia di foto, l’uso di una fotocamera digitale richiede intenzione. Come spiegato dal fotografo Geoffrey Morrison, “Avere un dispositivo che serve solo a scattare foto consente di tenere il telefono in tasca… fuori dalla vista e, per qualche momento glorioso, lontano dalla mente” (fonte: CNET). Le loro foto, con quell’aspetto vintage granuloso, sono ricercatissime per l’estetica autentica, ma il vero valore sta nel mettere in pausa la condivisione ossessiva.
Il Fascino del Limite e dell’Esperienza Fisica
Questi cimeli offrono un’esperienza più limitata e appagante, in netto contrasto con l’illimitato dei servizi digitali.
4. Vecchi Videogiochi e Console a Cartuccia In un’epoca di giochi che richiedono 120GB di spazio e tutorial di ore, la Gen Z cerca una via di fuga senza pensieri. Le vecchie console come il Nintendo 64 offrono semplicità immediata e non richiedono un enorme investimento di tempo o denaro. Aziende come Analogue hanno intercettato la domanda, lanciando console moderne compatibili con le vecchie cartucce (Analogue 3D), registrando subito il sold out. Non è solo nostalgia, ma la ricerca di un gioco disimpegnato.
5. Telefoni Fissi Potrebbe sembrare un paradosso, ma il telefono fisso sta tornando nelle case. Titania Jordan di Bark Technologies ha osservato che molti genitori li riattivano perché sono “più sicuri del 99% rispetto alla maggior parte degli smartphone” (fonte: Parents). Non hanno app, social media o browser web, e possono essere usati solo in casa. Per la Gen Z, inoltre, condividere il numero di casa è un gesto selettivo e intenzionale, trasformando una chiamata in un evento significativo.
6. Videocassette (VHS) Similmente al revival dei vinili, una nuova generazione si definisce “tapehead” riscoprendo il VHS. Il fascino sta nel ritualismo della visione: trovare la cassetta, inserirla, riavvolgere il nastro. Questo processo rende l’atto di guardare un film più appagante. Inoltre, sono estremamente economici (spesso a pochi centesimi) e, a differenza dello streaming, una volta acquistate il contenuto è tuo per sempre.
7. Telefoni BlackBerry Sebbene abbiano raggiunto l’apice negli anni 2000, le origini sono negli anni ’90. La Gen Z è attratta dalla tastiera fisica, che molti trovano più efficiente per i messaggi di testo. Come i dumbphones, il BlackBerry offre un’esperienza limitata, ma ottimizzata per la comunicazione via testo, eliminando le distrazioni.
La Generazione Z sta dando una lezione importante: spesso, meno è meglio. Dando priorità alla propria salute mentale rispetto all’incessante richiesta dei social media, stanno attivamente cercando modi per limitare la tecnologia invasiva. Questo ritorno alle radici non è solo una moda, ma una dichiarazione sulla necessità di un maggiore equilibrio nella vita quotidiana. Per approfondire il tema del benessere digitale e del fenomeno dei dumbphones, si consiglia la lettura degli studi del Pew Research Center e degli articoli su Wired o CNET.
FAQ
Qual è la motivazione principale per cui la Generazione Z preferisce le vecchie tecnologie? La ragione principale è la ricerca di un maggiore benessere digitale. Cresciuti nell’era degli smartphone e dei social media, i giovani cercano un antidoto alla “fatica da schermo” e all’ansia da notifica. Le vecchie tecnologie, come i dumbphones, limitano l’accesso a Internet e ai social, favorendo un uso più intenzionale e meno invasivo.
I telefoni a conchiglia e i BlackBerry sostituiranno gli smartphone moderni? Nonostante il loro revival, è improbabile che i dumbphones sostituiscano completamente gli smartphone. Essi rappresentano piuttosto un’alternativa o un secondo telefono, usato per periodi di disintossicazione digitale. L’aumento delle vendite dimostra che sono visti come uno strumento per la disconnessione mirata, non come un sostituto universale per tutte le funzionalità moderne.
Questo ritorno al passato è solo una moda o un vero cambiamento di abitudini? È più di una semplice moda vintage. È un segnale che la Gen Z sta attivamente cercando di stabilire confini sani con la tecnologia. Il focus sui benefici per la salute mentale e l’attenzione al budget dimostrano che si tratta di scelte consapevoli per una vita meno dipendente e più intenzionale, che va oltre il mero trend estetico.
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