Come sarà il pianeta tra dieci anni? Un recente sondaggio condotto dall’Atlantic Council, un think tank con sede a Washington specializzato in relazioni internazionali, ha cercato di rispondere a questa domanda coinvolgendo 357 esperti. Le previsioni non sono particolarmente rassicuranti: quattro esperti su dieci ritengono che entro il 2035 potrebbe scoppiare una guerra su larga scala tra potenze come Stati Uniti, Cina e Russia.
Ma il rischio di un conflitto mondiale non è l’unico tema critico emerso dall’indagine. Il cambiamento climatico, l’avanzata dell’intelligenza artificiale, la crescita di nuove alleanze geopolitiche e il futuro dell’economia globale sono solo alcune delle grandi sfide che potrebbero ridefinire il mondo nei prossimi dieci anni.
Guerra globale e armi nucleari: un futuro sempre più instabile?
Secondo i dati raccolti, il 40,5% degli esperti prevede un conflitto militare su scala globale, mentre il 69% di coloro che ritengono probabile una nuova guerra mondiale crede che questa coinvolgerà direttamente Russia e NATO.
Un aspetto preoccupante riguarda l’uso delle armi nucleari e della guerra spaziale, scenario reso ancora più plausibile dalla creazione della US Space Force nel 2019 sotto l’amministrazione di Donald Trump. Questo corpo militare è stato istituito per garantire la supremazia degli Stati Uniti nello spazio, ma alcuni analisti temono che possa accelerare la militarizzazione di quest’area strategica.
Il cambiamento climatico: la minaccia più grande?
Oltre ai conflitti geopolitici, la crisi climatica rappresenta una delle maggiori preoccupazioni per il futuro del pianeta. Il 30% degli esperti considera il cambiamento climatico la sfida più critica da affrontare entro il 2035, superando di poco la minaccia di una guerra globale (27,6%).
Negli ultimi anni, fenomeni meteorologici estremi, come uragani più intensi e incendi devastanti, sono stati attribuiti al riscaldamento globale. Tuttavia, c’è un margine di speranza: il 51% degli esperti ritiene che entro il 2035 ci sarà una maggiore cooperazione internazionale per contrastare la crisi climatica.
Intelligenza artificiale: opportunità o minaccia per il lavoro?
Un altro tema caldo è l’intelligenza artificiale e il suo impatto sul mondo del lavoro. Molti temono che i robot e l’automazione possano sostituire un numero sempre maggiore di impiegati umani. Tuttavia, secondo l’indagine, la maggior parte degli esperti non vede la crescita dell’AI come una minaccia diretta: il 58% ritiene che avrà un impatto positivo sugli affari mondiali nel prossimo decennio.
Gli Stati Uniti perderanno il loro dominio economico?
Uno degli aspetti più discussi riguarda il futuro degli Stati Uniti come potenza economica globale. Rispetto al sondaggio del 2024, la percentuale di esperti che crede che gli USA manterranno la leadership economica è scesa dal 52% al 49%, segnalando un progressivo ridimensionamento del loro ruolo.
Inoltre, cresce la possibilità che la Cina possa guidare una nuova alleanza geopolitica con paesi come Russia, Iran e Corea del Nord, creando un blocco alternativo alla NATO e al G7.
La geopolitica del futuro: nuove alleanze e tensioni internazionali
La Cina, insieme alla Russia e all’Iran, fa già parte del BRICS, un’organizzazione intergovernativa che oggi conta 10 paesi. Secondo gli esperti, questa alleanza potrebbe presto diventare una vera e propria rivale del G7, aumentando il livello di competizione geopolitica tra Oriente e Occidente.
Nel frattempo, il 65% degli analisti ritiene che la Cina tenterà di conquistare Taiwan nei prossimi dieci anni, mentre il 45% prevede che la Russia si scontrerà militarmente con la NATO.
Israele e Medio Oriente: uno scenario incerto
Il sondaggio ha analizzato anche le possibili evoluzioni della situazione in Medio Oriente. La maggior parte degli esperti (62,5%) crede che nei prossimi dieci anni il conflitto tra Israele e Palestina resterà irrisolto, con Israele che manterrà l’occupazione dei territori palestinesi.
Tuttavia, c’è anche chi prevede sviluppi diplomatici significativi: il 56% ritiene che Israele normalizzerà i rapporti con l’Arabia Saudita entro il 2035, mentre solo il 17% crede nella nascita di uno Stato palestinese indipendente.
Conclusioni: il mondo del 2035 sarà migliore o peggiore?
Le prospettive per il futuro non sono particolarmente rosee. Secondo il sondaggio, il 62% degli esperti si aspetta che il mondo tra dieci anni sarà peggiore rispetto ad oggi, mentre solo il 38% crede in un miglioramento.
Nonostante le sfide globali, alcuni segnali positivi emergono dall’indagine: l’avanzata dell’intelligenza artificiale, una maggiore cooperazione climatica e possibili accordi diplomatici potrebbero contribuire a stabilizzare il pianeta.
L’unica certezza? Nei prossimi dieci anni, il mondo sarà più imprevedibile che mai.
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