Il modo in cui dormi rivela molto sullo stato del tuo sistema nervoso. Se ti svegli spesso stanco, agitato o con desideri improvvisi di zuccheri, potresti non dormire davvero bene. Alcuni comportamenti notturni comuni sono in realtà campanelli d’allarme di uno squilibrio neurologico da non sottovalutare.

Comportamenti notturni che segnalano uno squilibrio del sistema nervoso
Dormire male non è solo una questione di stress. È spesso il riflesso di un ritmo circadiano alterato e di un cortisolo fuori controllo. La nutrizionista e digital creator Nupur Patil ha identificato 8 segnali da monitorare mentre dormi:
- Svegliarsi sudati: può indicare livelli elevati di cortisolo e adrenalina, segno che il corpo fatica a rilassarsi.
- Digrignare i denti o serrare la mascella: una valvola di sfogo della tensione legata a stress emotivo o disturbi intestinali.
- Incubi frequenti: il cervello è iperattivo. Gli alti livelli di stress chimico disturbano la fase REM e il sonno profondo.
- Dormire con le braccia piegate come un T-Rex: evidenzia una difficoltà a rilasciare completamente lo stress durante il riposo.
- Parlare nel sonno: segnala che le emozioni non sono state elaborate pienamente e il corpo non ha raggiunto il rilassamento completo.
- Sonnambulismo: quando il corpo resta in modalità allerta, anche durante il sonno.
- Risvegli notturni frequenti: possibili picchi di cortisolo o squilibri della flora intestinale disturbano il riposo.
- Difficoltà ad addormentarsi: spesso il ritmo del cortisolo è invertito, rendendo difficile rilassarsi.
Il dottor Shaunak Ajinkya, psichiatra del Kokilaben Dhirubhai Ambani Hospital, conferma che la qualità del sonno riflette lo stato del sistema nervoso. Risvegli frequenti e agitazione sono segni di una dominanza del sistema simpatico, responsabile della risposta “combatti o fuggi”.
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Tecniche per regolare il sistema nervoso e migliorare il sonno
Un sistema nervoso in equilibrio favorisce un sonno profondo, rigenerante e continuo. Ecco alcune strategie efficaci suggerite dagli esperti:
- Respirazione diaframmatica lenta: attiva il nervo vago e induce uno stato parasimpatico.
- Docce fredde o spruzzi sul viso: stimolano il sistema nervoso e aiutano a ribilanciarlo.
- Tecniche di radicamento: camminare a piedi nudi o concentrarsi sulle sensazioni fisiche riduce l’attivazione nervosa.
- Stimolare il nervo vago: cantare, gorgheggiare o fare gargarismi favorisce la calma e la stabilità.
- Routine regolari di sonno e pasti: mantengono glicemia e ritmi circadiani stabili, fondamentali per il benessere neurologico.
- Ridurre l’uso di schermi prima di dormire: supporta la produzione naturale di melatonina e facilita l’addormentamento.
Secondo gli esperti, è essenziale dare priorità a 7-9 ore di sonno, alimentazione regolare e attività fisica. Solo così il corpo può attivare il sistema parasimpatico, quello del riposo, recupero e rigenerazione.
Conclusione
Il tuo sonno racconta molto più di quanto pensi. Prestare attenzione a questi segnali ti aiuterà a capire meglio lo stato del tuo sistema nervoso autonomo. Se noti uno o più comportamenti descritti, non ignorarli. Riequilibrare il ritmo sonno-veglia può migliorare la tua energia, concentrazione e benessere generale.
Per approfondire, visita:
- Human Sleep Cycles – National Institutes of Health (NIH)
- Sleep Foundation – Sleep and Stress
- Harvard Health – The Vagus Nerve and Calm
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!




