Da tempo in Italia, come del resto in molti paesi del mondo che non si sono ancora adeguati, è iniziata un’aspra battaglia femminista per abbassare la tassazione e quindi il prezzo degli assorbenti femminili: del resto non sono un bene di lusso, ma una necessità per tutte le donne, soprattutto perché le alternative sono ben poche.
Eppure a quanto pare una valida alternativa c’è anche se finora è stata sottovalutata e tacciata di essere poco igienica e sicura: le coppette mestruali.
Queste infatti sono sicure come gli assorbenti usa e getta: lo stabilisce una meta-analisi che ha preso in considerazione 43 studi precedenti su 3319 donne.
La ricerca, pubblicata su Lancet Public Health, ha tenuto conto di possibili effetti collaterali o danni conseguenti all’uso delle coppette che aderendo alle pareti vaginali raccolgono il flusso invece di assorbirlo: ad esempio possibili perdite, problemi nella flora vaginale, effetti negli organi riproduttivi, digestivi o urinari.
I risultati dell’indagine sono stati più che soddisfacenti: le complicazioni risultano molto rare e, stando alla ricerca, una volta acquisita familiarità il 70% delle donne ha continuato a utilizzarle.
I ricercatori hanno contato 199 marche di coppette già disponibili in 99 Paesi. La loro diffusione commerciale non è però coincisa con una progressiva informazione soprattutto rivolta alle adolescenti.