Cordial-1 il test Covid direttamente su uno smartphone

VEB

Un test Covid-19 affidabile come una PCR con una risposta in 10 minuti sul tuo smartphone, questa l’invenzione dei ricercatori di Lille e Marsiglia con risultati promettenti.

I ricercatori di Lille e Marsiglia hanno sviluppato un dispositivo che si collega ad uno smartphone e consente di rilevare la presenza del coronavirus in un campione.

Cordial-1 il test Covid direttamente su uno smartphone

Il Prof. David Devos, dell’Ospedale universitario di Lille, spiega che il progetto Cordial-1 è nato dal “desiderio di un gruppo di ricercatori, ognuno con la propria specialità, di rendersi utili di fronte al disastro della pandemia“. 

Questo dispositivo si chiama Cordial-1. Si presenta sotto forma di una sorta di chiave USB che si collega ad uno smartphone. In questa chiave, una piccola linguetta dotata di elettrodi su cui è apposto il campione: una goccia del campione rinofaringeo.

Aspettiamo 10 minuti, abbiamo tempo per fare due o tre cose, poi abbiamo il risultato“, riassume la professoressa Sabine Szunerits, ricercatrice del CNRS di Lille.

Ma con quale miracolo scientifico arriviamo a quello che il professor Devos presenta come “il test più veloce del mondo”? È grazie ai suoi minuscoli anticorpi chiamati “nanobodies“.

Questi “nanobodies“, attaccati all’elettrodo della lingua, reagiscono alle “punte” (la corona) del Covid-19, provocando un segnale elettrochimico poi tradotto da un programma sullo smartphone.

Questo è il primo test al mondo che cattura il virus vivo“, sottolinea il professor Devos, a differenza della PCR o dei test antigeni, ad esempio, che rilevano solo una parte del materiale genetico del virus. E questo non è un dettaglio perché, se Cordial-1 ti diagnostica positiva, significa che il Covid-19 è attivo e che puoi comunque essere contagioso.

Il dispositivo Cordial-1 è stato testato su 300 pazienti, grazie alla stretta collaborazione dell’ospedale universitario di Lille. I ricercatori hanno così potuto osservare una concordanza del 90% con i test PCR effettuati sugli stessi pazienti. “Ciò significa che abbiamo un’affidabilità equivalente, soprattutto perché a volte la PCR rileverà i resti del virus, non necessariamente attivi“, osserva il professor Devos.

Veloce, affidabile e semplice, come può questo test diventare rapidamente essenziale? “In poche settimane saremo in grado di fornirlo agli ospedali, a cominciare dalla regione di Lille. Con questo test, ad esempio nei servizi di emergenza, lo smistamento sarà molto più veloce tra pazienti Covid e non Covid”, afferma il professor Devos. Una nuova fase di test su 1000 persone dovrebbe consentire una “validazione nella vita reale” della sua efficacia.

Questo strumento diagnostico rapido, una volta industrializzato (il team ci sta lavorando), potrebbe interessarsi anche agli aeroporti o alle frontiere e soprattutto, ovviamente, alla medicina cittadina e alle farmacie. E perché non a casa, per fare un autotest tramite un campione di saliva? I ricercatori stanno già lavorando per sviluppare il dispositivo in questa direzione. E anche oltre.

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